Villaggio azzurro di via Moschini: è ancora un cantiere a cielo aperto. Con tutti i disagi che questocomporta agli inquilini, costretti a muoversi tra ponteggi, transenne e lavori in corso dei quali ancora non si vede la fine. E’ dal 2004, infatti, che gli abitanti delle dodici palazzine Ater, exIacp, non vedono conclusi gli annunciati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. E ora sono davvero esasperati, stanchi dei continui stop, rinvii e slittamenti. Eppure, nel corso di tutti questi anni non sono mancati né gli stanziamenti – l’ultimo di quasi 2 milioni e 500 mila euro disposto nel febbraio del 2009 dall’allora presidente dell’ente, Romolo Rea né le proteste né le iniziative degli amministratori locali che hanno presentato question time, interrogazioni fino a inviare una lettera alla Regione Lazio lo scorso mese di marzo. Ma tutto questo, al momento, non sembrerebbe aver prodotto risultati apprezzabili: le palazzine continuano ad aver bisogno di interventi di ristrutturazione, la rete fognaria risulta inadeguata e carente, le cantine presentano le ormai “consuete” infiltrazioni di acqua.
Un peggioramento della situazione nel comprensorio di via Moschini si era registrato il mese scorso, quando le piogge abbondanti avevano messo in allarme gli inquilini che, preoccupati di possibili cedimenti strutturali, si erano rivolti al consigliere comunale William De Vecchis chiedendogli di sollecitare l’Ater. De Vecchis, da parte sua, oltre a rilanciare il problema, aveva presentato una question time durante i lavori del Consiglio, nel corso della quale aveva esposto anche i rischi per la sicurezza, corsi dai bambini in particolare.