Terminato lo sciopero della metro A

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Si sono rinnovati oggi i disagi per gli utenti del trasporto pubblico romano: è infatti terminato alle 12.30 il nuovo sciopero della categoria dei macchinisti della linea metropolitana A iniziato questa mattina alle 8.30 e indetto dai sindacati Sul Trasporti e Orsa Trasporti, che faceva seguito in rapida successione a quello del 1 aprile scorso.

 

Disagi alla circolazione si sono registrati fin dalle 8.30 con la chiusura dei cancelli delle stazioni della linea A e la partenza delle ultime corse dai capolinea di Battistini e Anagnina. La ripresa del servizio della linea A è previsto intorno alle 14, conclusi i tempi tecnici necessari per la riattivazione.

 

Inoltre, a causa dell'adesione dei Cub Trasporti allo sciopero generale, fino alle 21 di stasera, il programma di alcuni treni potrà subire variazioni. In particolare, alcuni convogli Intercity potranno essere soggetti a limitazioni di percorso o a cancellazioni per la lunga percorrenza, sulla Roma-Taranto e sulla Milano-Ventimiglia.

Ulteriori forme di protesta saranno in seguito messe in atto dal 15 al 18 aprile e dal 30 aprile al 25 maggio, con l’astensione dei macchinisti della metro A dal lavoro straordinario. Preoccupato il commento del presidente del Codacons, Carlo Rienzi: “Oramai gli scioperi si susseguono ad un ritmo insostenibile. Queste agitazioni creano un danno enorme non solo ai passeggeri dei mezzi pubblici, ma all'intera città, con ripercussioni pesanti sul traffico e sull'inquinamento. Vi è inoltre un evidente danno economico per coloro che acquistano abbonamenti mensili e annuali, i quali si vedono privati di giorni di servizio regolarmente pagati”.

Per tali motivi il Codacons rende noto che, pur riconoscendo le ragioni dei lavoratori, presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Roma chiedendo di procedere per interruzione di pubblico servizio nei confronti dei lavoratori che venerdì decideranno di scioperare, ma anche di accertare omissioni e responsabilità di coloro che, non accogliendo le richieste dei macchinisti, determinano le continue agitazioni sindacali.

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