Sciopero Cgil: lavoratori, studenti e precari in piazza

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Ha preso il via da piazza dell’Esquilino il corteo romano della Cgil organizzato in concomitanza con lo sciopero generale.

Alla manifestazione, diretta al Colosseo, stanno prendendo parte lavoratori, precari, pensionati, diversi esponenti politici di Pd, Fds, Idv e Sel e sindacali come l'ex segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani e il segretario della Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, che ha affermato soddisfatto: "Non vogliamo dare numeri ma sul successo di questa manifestazione non c'é dubbio: basta il colpo d'occhio. C'é una grande risposta e una partecipazione di massa di lavoratori, studenti, pensionati. Le istituzioni e le parti datoriali devono tenerne conto". “Il governo – ha aggiunto Di Berardino – deve cambiare rotta e mettere in campo una politica sostenibile, fondata non più sul nucleare ma sulle pmi; chiudere le tante vertenze ferme al ministero dello sviluppo economico e affrontare la questione fiscale. Il Lazio infatti è una delle regioni che paga più tasse in Italia".

In corteo anche centinaia di studenti universitari e delle scuole superiori che dietro lo striscione "Damose da fà semo precari. 6 maggio sciopero selvaggio" sono partiti da Piazza Porta Pia e, diretti verso Corso Italia, hanno bloccato il traffico in via del Muro Torto, sopra piazzale Flaminio. Un gruppo di ragazzi ha tentato di entrare nella filiale della Unicredit di via Salaria ma è stato bloccato dai poliziotti in tenuta anti-sommossa.

In piazza anche diversi taxisti che, rappresentati dalla sigla Unica, "aderiscono, partecipano e sostengono le ragioni dello sciopero indetto dalla Cgil", come spiegano dall'Unione italiana conducenti auto pubbliche. Uno sciopero che coinvolge anche i settori del pubblico impiego, delle banche, del commercio, del turismo, delle poste e delle comunicazioni.

Alcuni manifestanti, giunti da Castro Pretorio alla stazione Termini, stanno attualmente bloccando il transito dei treni con biciclette e un grosso striscione "La precarietà nuoce gravemente al futuro".

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