Porto turistico, non si placano le polemiche tra Save e Sielt. Anche se, ancora una volta, Sielt srl, la società che ha in appalto la costruzione del Porto della Concordia, alle dichiarazioni della subappaltatrice Save group srl (che torna a rivendicare dei crediti), replica con decisione. E lo fa innanzi tutto facendo chiarezza sulla presunta negazione della “possessoria del cantiere del porto a Fiumicino alla Sielt Immobiliare del Gruppo Acqua Marcia Spa” da parte del Tribunale di Civitavecchia all’indomani dell’udienza del 3 giugno scorso.
La Save Group, insieme ai suoi subappaltatori T&T, P.L.M., Garofalo Trasporti, Beton Lido, Liberati ed altri, ha dichiarato infatti che intende rimanere al cantiere finché non saranno corrisposti i pagamenti dovuti. Nessuno sgombero del cantiere, dunque, come Sielt aveva auspicato. Ma Sielt replica che “quanto sostenuto da Save in merito all’udienza dello scorso 3 giugno, il Tribunale di Civitavecchia non si è affatto espresso in ordine alla possessoria, ma ha concesso alle parti un termine per note al prossimo 13 giugno”. Non corrisponderebbe pertanto al vero quanto affermato dalla subappaltatrice emiliana, così come non sarebbe vero che questa debba ancora ricevere dei pagamenti.
E sulla questione, in questa “guerra” tra Save e Sielt si inserisce, polemicamente, anche Italia dei valori di Fiumicino. «Save e Sielt continuano a litigare e a scaricare la colpa dello stop dei lavori», dichiara Claudio Cutolo, capogruppo IdV: «Le imprese che hanno realizzato una parte del molo sono ancora senza soldi. E delle opere infrastrutturali promesse dal sindaco, tra cui il Ponte 2 Giugno, nemmeno l’ombra. Per non sbagliare, l’Idv comunale ha già presentato al capogruppo regionale, Vincenzo Maruccio, il testo di una interrogazione per avere risposte certe da Polverini e Canapini: altrimenti il paventato ritiro delle concessioni demaniali non sarà più prorogabile».
Maria Grazia Stella