La Capitale come un set di Romanzo Criminale. Scorre nuovo sangue sulle sue strade, con tre omicidi in meno di 24 ore e un convitato di pietra: la sicurezza, cavallo di battaglia della campagna elettorale di Gianni Alemanno.
L'ennesimo omicidio è avvenuto ieri sera, verso le 19.45, a San Basilio. Marco Calamanti, 47 anni, sarebbe stato ucciso, secondo gli investigatori, per un regolamento di conti legato a un debito non saldato. Diversi sono gli elementi che avvalorano questa ipotesi: il tipo di aggressione, troppo violenta per essere ricondotta a una banale lite nel traffico, l'atteggiamento del figlio della vittima, 19 anni, restio a collaborare e i precedenti per droga del 47enne ucciso.
Secondo una prima ricostruzione, effettuata dai carabinieri della compagnia di Montesacro dopo aver sentito diversi testimoni, il 47enne e il figlio sarebbero andati a casa del debitore poco prima dell'aggressione. Più tardi, mentre erano in auto all'angolo tra via Recanati e via del Casale di San Basilio, sarebbero stati avvicinati dal debitore e da un'altra persona. Questi ultimi, dopo aver infranto i vetri dell’auto, avrebbero colpito il 47enne alla testa per poi darsi alla fuga a bordo di un'auto scura.
"Il livello di violenza nella capitale non è più accettabile" è stato il preoccupato allarme lanciato da Ileana Argentin (Pd), membro della commissione affari sociali della camera. Intanto le indagini proseguono. Questa mattina sono stati fermati due uomini sospettati dell'omicidio. Si tratta di due romani. Uno è stato portato in caserma nella stazione di San Basilio mentre l'altro si trova in ospedale per alcune lesioni riportate, probabilmente, durante la lite. La loro posizione è al vaglio degli investigatori.