Un tasso di interesse del 73 per cento. È quanto pretendeva un romano di 37 anni arrestato oggi per il prestito concesso ad una coppia di imprenditori con i quali intratteneva rapporti finanziari. La polizia ha trovato nel suo appartamento assegni bancari, atti di compravendite immobiliari, dichiarazioni sostitutive di atti notori, appunti ed altre annotazioni, oltre a 58mila euro in contanti divisi in banconote di vari tagli.
Tra la fine del 2007 e il mese di maggio del 2008, la coppia aveva maturato un debito con l’uomo di oltre cento mila euro e da quel momento è scattata la persecuzione. Dopo le prime proteste da parte degli imprenditori, l’usuraio ha preteso prima 189mila euro, poi la svendita di un immobile, 90mila euro per una casa dal valore di 300mila, fino a chiedere altri 117mila euro. A quel punto si sono rivolti alla polizia e l’uomo ora è nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.