Fiumicino, giovani belle con 9kg coca: arrestate madre e figlia venezuelane

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Il forte incremento del traffico aereo – cresciuto, nel mese di agosto, sino a sforare la quota record di 140.000 passaggi giornalieri – ha spinto le organizzazioni criminali operanti nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti a tentare il colpo grosso, nella speranza che l’attenzione dei Finanzieri in servizio presso lo scalo capitolino venisse fiaccata dal grande afflusso di passeggeri.

Il dispositivo di contrasto messo in campo dalla Guardia di Finanza ha, invece, deluso le aspettative dei narcotrafficanti che, in poco tempo, si sono, così, visti privati di tre corrieri, prontamente intercettati e fermati dai militari e dalle loro unità cinofile antidroga. Dapprima, provenienti da Caracas, sono, infatti, state individuate e fermate due giovani e avvenenti donne venezuelane, D.P. e M.P., rispettivamente madre e figlia e, dopo alcune ore, in arrivo dal Brasile, M.A.D.I., trentunenne cittadino greco. Nei bagagli dei tre viaggiatori, abilmente occultati in diversi involucri sottovuoto collocati, in maniera precisa e, a prima vista, impercettibile, tra il rivestimento esterno e la fodera interna delle valige, i militari hanno rinvenuto e sequestrato circa 9 kg di cocaina purissima, trasformabili, per l’elevato grado di purezza dello stupefacente, in oltre 100.000 dosi, per un valore totale di oltre 3 milioni di euro.

L’attività di contrasto, svolta in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane di Fiumicino, si è conclusa con l’arresto dei tre responsabili, trasferiti, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti, nel carcere di Civitavecchia, a disposizione della locale Procura della Repubblica. La storia dei tre viaggiatori è ora al vaglio dei militari che, grazie alle tecnologie e alle competenze possedute, ne stanno analizzando i precedenti movimenti per ricomporre l’intricato e delicato scenario della filiera di smistamento dello stupefacente sequestrato.

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