È accusato di aver ucciso Emidio Salamone, in passato coinvolto in indagini relative alla banda della Magliana e ritrovato morto davanti ad una sala giochi nel 2009, M.L. l’uomo 52enne di Acilia arrestato questa mattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia.
Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia è stato eseguito a Salerno dove l’arrestato si trovava già ristretto agli arresti domiciliari presso una comunità del posto per reati inerenti gli stupefacenti.
Una escalation di atti intimidatori e danneggiamenti tra due fazioni per il controllo dello spaccio di eroina ad Acilia. Un susseguirsi di incendi e ritorsioni tra la fine del 2008 e i primi mesi del 2009 sfociati nell'omicidio Emidio Salomone, boss della Magliana. Sarebbe questo il movente del delitto avvenuto il 4 giugno 2009 fuori dalla sala giochi "Planet".
A quanto accertato dai carabinieri, dopo le prime ritorsioni, la situazione sarebbe degenerata dopo l'aggressione subita dalla nipote di Emidio Salomone e dal fidanzato da parte degli uomini di M.L.. Poche ore dopo per vendicarsi contro la casa del 52enne sarebbero stati esplosi 8 colpi d'arma da fuoco. Un episodio che avrebbe inasprito gli attriti tra l'arrestato e la vittima dell'omicidio. Per gli investigatori M.L. sarebbe il mandante dell'omicidio e avrebbe anche avuto un ruolo nel delitto controllando il territorio per consentire ai sicari, ancora ricercati, di agire indisturbati. I carabinieri non escludono che gli autori dell'assassinio possano non essere di Acilia.