Tensione in via Guerrazzi a Guidonia dove un gruppo di dieci famiglie ha occupato le case popolari. Dal Comune di Guidonia stanno cercando di trovare una soluzione “bonaria” al problema prima di arrivare allo sgombero forzato. Nel fine settimana tecnici dell’assessorato Demanio e patrimonio sono andati a Villanova. Due giorni di sopralluoghi e incontri con gli occupanti abusivi, per convincerli a lasciare i quattordici appartamenti. Neanche il presidio delle forze dell’ordine sembra però convincerli. L’assalto delle abitazioni in via di ultimazione c’è stato lo scorso venerdì: una trentina le donne e i bambini che hanno preso possesso degli alloggi. Qualcuna convinta dagli assistenti sociali ha deciso di andare via spontaneamente, le altre però a oggi hanno deciso di resistere barricate dentro senza acqua e senza luce.
«Un’azione di protesta – dicono – perché sono stanche di aspettare una casa». Ieri un gruppo di mamme si è recato presso la sede comunale portando un striscione con su scritto: «Occupare una casa non è reato ma necessità». Intanto tutti sono stati denunciati per occupazione di proprietà privata. Sulla questione si è sbilanciato anche il dirigente provinciale del Pdl, Mirko Benetti, che in qualità di consigliere comunale minaccia manifestazioni eclatanti: «Ho personalmente constatato la situazione sul posto e ho trovato tante famiglie bisognose ma con estremo stupore ho visto almeno 15 bambini vivere senza acqua. Qualora non venissero liberati gli alloggi – ha affermato il dirigente Pdl – mi incatenerò davanti al Tribunale». Le case di via Guerrazzi sarebbero dovute entrare in possesso del Comune proprio in questi giorni per farle diventare alloggi popolari ed assegnarli secondo una nuova graduatoria agli aventi diritto. Gli appartamenti sono però ancora del privato che si è aggiudicato il bando di gara indetto dal Municipio guidoniano.
Adriana Aniballi