Un sit-in di protesta, organizzato su internet col passaparola, si sta svolgendo in queste ore davanti alla Biblioteca Nazionale di Roma. Promotori della manifestazione sono i “Lavoratori della conoscenza”, sigla che raggruppa il Teatro Valle occupato, l'Associazione Precat e la Generazione Tq, che hanno deciso di ritrovarsi davanti alla Biblioteca Nazionale per partecipare a un'assemblea pubblica sul ruolo e le condizioni delle biblioteche italiane.
Al loro, tuttavia, i manifestanti hanno trovato un cordone di forze dell'ordine schierato davanti all'ingresso. Così un gruppo di persone si è seduto a terra in segno di protesta. A denunciare la vicenda è stata Manuela Cherubini, manifestante del Teatro Valle occupato. "Avevamo preso contatti con la direzione della Biblioteca per chiedere l'autorizzazione all'assemblea – ha raccontato Manuela – Quando siamo arrivati, invece, ci è stato detto che il permesso era stato negato. Come se non bastasse non ci è stato consentito nemmeno di entrare dai tornelli cosa che invece dovevano fare visto che comunque la biblioteca chiedeva alle 19. A quel punto ci siamo messi a leggere seduti per terra, in strada, ma la Polizia ci ha fatto capire che non potevano stare lì perché stavamo interrompendo un pubblico servizio. La verità è che ci hanno impedito di entrare la biblioteca è un bene comune e primario per i cittadini ed e' un diritto che qui ci hanno negato".
“Trovo singolare che non si consenta lo svolgimento di un’assemblea promossa dai bibliotecari e da tanta parte del mondo della cultura nella Biblioteca nazionale – ha commentato l’assessore alle Politiche culturali della Provincia di Roma, Cecilia D’Elia – Si voleva discutere del futuro delle biblioteche pubbliche, che sono un servizio essenziale per la vita civile del Paese. Al di là dei disguidi burocratici che possono essere intercorsi, è triste veder impedito l’accesso ad una biblioteca proprio a quelle persone che l’amano e ne vorrebbero veder rilanciato il ruolo. Le preoccupazioni dei lavoratori della cultura vanno ascoltate se vogliamo rilanciare questo Paese”.
Critico anche il senatore Pd Vincenzo Vita, vice presidente della commissione Cultura del Senato: "Grave e preoccupante l'atteggiamento del governo che tenta in ogni modo di bloccare la libera espressione delle idee. L'assemblea promossa alla Biblioteca nazionale dagli intellettuale e dalle associazioni culturali attivi in queste settimane contro i tagli alla cultura, è stata brutalmente impedita. Chi ha paura della cultura non è in gradi di governare e infatti quello che sta accadendo in queste ore lo dimostra. Raccogliamo convintamente le indicazioni che vengono dalla mobilitazione per farne insieme una grande piattaforma alternativa".