Deve aver subito una positiva accelerata, o almeno questo è il sentore, il processo di recupero e rilancio di Albafor, società partecipata sull’orlo della crisi, dopo l’incontro di ieri mattina a Palazzo Savelli tra le rappresentanze sindacali regionali di Cigl, Cisl e Uil e il sindaco di Albano Nicola Marini, il presidente del consiglio Massimiliano Borelli e l’assessore in materia Mario Rapisardi. I partecipanti al tavolo hanno poi incontrato i dipendenti della società che nel frattempo si erano riuniti presso il municipio e chiedevano di essere ricevuti. «Siamo usciti sufficientemente rassicurati da questo incontro – dichiara Marco Mercanti, rappresentante Uil presso la struttura -. Ad oggi ci hanno garantito che non sono previsti licenziamenti né decurtazioni sullo stipendio come invece circolava». Sulla questione Albafor si rincorrono da tempo accuse e rimpalli di responsabilità su scelte gestionali sbagliate e assunzioni clientelari, fino ad arrivare alla ricapitalizzazione dell’Ente, approvata in Consiglio comunale lo scorso 31 ottobre.
«A pagare le cattive scelte operate negli anni precedenti – ha sottolineato la rappresentante sindacale Sbragaglia – non saranno mai e poi mai i lavoratori che, rassicuro, non dovranno temere né dubitare sulla volontà di rilancio della società e, soprattutto, sul ricevimento degli stipendi». L’Ente dunque va risanato, razionalizzando le spese e trovando nuove risorse. «É importante far funzionare a pieno ritmo i corsi perché sono la maggiore fonte di reddito – continua Mercanti -. Mancano i docenti e l’assistenza specialistica, e il materiale è scarso». «Con oggi apriamo un tavolo di concertazione permanente e continuo con cui seguiremo passo passo l’evolversi di questa vicenda e lo facciamo – chiarisce il primo cittadino – perché crediamo in Albafor e nei servizi essenziali che essa eroga».
Michela Emili