Per gli alberghi estate con il segno positivo

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Per il settore alberghiero di Fiumicino il trimestre "caldo" giugno-agosto si è chiuso con un bilancio sostanzialmente positivo. Lo dicono i dati dell'Ebtl, Ente bilaterale turismo del Lazio, che mensilmente raccoglie le percentuali dei flussi turistici all'interno della regione. Nel sesto mese dell'anno, solitamente quello che "apre" al grande esodo estivo, la crescita rispetto al 2010 ha riguardato sia la componente italiana sia quella estera, con una domanda complessiva nelle strutture ricettive del comune traianeo pari a 43.058 arrivi (+11,01%) e 61.024 presenze (+19,92%).

I dati per singole nazionalità consegnano ancora una volta il primato ai turisti statunitensi (46,33% della domanda estera), seguiti dai britannici e dai giappponesi. I numeri si confermano con il segno più anche per il mese successivo, con l'incremento del 4.45% negli arrivi e dell'8,10% nelle presenze, anche se in questo caso la crescita rispetto allo scorso anno ha riguardato la sola componente estera. I dati relativi alla domanda italiana, infatti, riferiscono di una diminuzione del 6% negli arrivi e del 2,4% nelle presenze. Stesso trend per il mese di agosto, dove a trainare il +10% negli arrivi e il +7,5% nelle presenze è stata la domanda proveniente dall'estero, a sottolineare, se ce ne fosse ancora bisogno, che l'offerta e la richiesta sono per la stragrande maggioranza funzionali agli sbarchi e alle partenze presso il Leonardo Da Vinci.

A supporto della tesi, anche l'occupazione media delle camere, che quasi mai supera il giorno e mezzo. Insomma si arriva (per lo più dall'estero), si dorme e poi si riparte verso la capitale, altre destinazioni o per tornare a casa. Se non ci fosse l'aeroporto, forse, sarebbero dolori per tutti. Ma se non ci fosse, verrebbe finalmente il momento per i gestori di ripensare e riprogrammare l'offerta turistica in base a nuove e diversificate esigenze, e per l'Amministrazione di promuovere in maniera strategica, sinergica e soprattutto convincente le bellezze naturali e le attrattive del territorio. Aeroporto dunque croce e delizia, per il settore alberghiero traianeo. Che, però, senza accampare l'alibi della crisi, dovrebbe interrogarsi sul -2.16% che riguarda il dato degli arrivi di clienti italiani rispetto al periodo gennaio/agosto del 2010.  

Diego Cappelli 

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