Che fine ha fatto il centro polifunzionale dedicato ai giovani di Villaggio Prenestino? Nel 2008 la Regione Lazio aveva stanziato dei fondi per la realizzazione di un centro culturale nel sito storico dell’Ovile, nel Municipio VIII. Poi, nell’impossibilità di realizzare il centro, con decisione unanime dei consiglieri del Consorzio Opere a Scomputo e del comitato di quartiere, la somma stanziata dalla Regione Lazio è stata dirottata per la realizzazione di un centro polifunzionale dedicato ai Giovani. La scelta rispondeva alle richieste sempre più pressanti dei ragazzi del territorio di avere finalmente uno spazio a loro dedicato ed era stata accolta e appoggiata favorevolmente da tutti i partecipanti all'assemblea pubblica del 18 febbraio del 2008 indetta proprio per annunciare al quartiere il nuovo progetto «da elogiare per la bellezza e funzionalità del progetto», aveva detto Luigi Nieri, l'allora assessore regionale al bilancio presentando i disegni della struttura e l’impegno dell’Amministrazione regionale a finanziare negli anni a seguire altre opere come queste, in altri quartieri. Anche Fabrizio Scorzoni, presidente nel 2008 del Municipio Roma delle Torri, aveva speso parole di elogio per l’opera.
«Abbiamo 12 centri per anziani pertanto è ora di cominciare a costruire dei centri per i giovani», aveva detto. Insomma sembrava tutto pronto, ma a distanza di tre anni, della nuova struttura ancora non se ne vede l'ombra. Sul sito del Comune di Roma Capitale alla voce Villaggio Prenestino si può leggere che "Il centro culturale nascerà su un'area di 2.500 mq che è stata ceduta all'amministrazione comunale nell'ambito di un'attuazione di una zona di recupero urbano. Lo spazio culturale – prosegue la comunicazione – sarà dotato di un campo polivalente e, come richiesto dal comitato di quartiere, sarà un luogo di incontro interculturale e intergenerazionale con un'attenzione particolare ai giovani". Ma nessun accenno al fatto che il cantiere, già delimitato e con apposto il cartellone esplicativo, risulta un'area fantasma. A impedire che la vicenda finisca nel "dimenticatoio" ci ha pensato Dario Nanni, lo stesso consigliere comunale Pd che appoggiò la proposta tre anni fa e che martedì scorso ha presentato al Comune una interrogazione per conoscere la reale situazione relativa al progetto di realizzazione del centro polifunzionale. «Siamo venuti a conoscenza del possibile definanziamento del progetto – spiega il consigliere – Se questa decisione corrisponde al vero vorremmo conoscere le ragioni che l'- hanno determinato. In caso contrario chiedo al sindaco e all'assessore Ghera di sapere perché le il cantiere è ancora fermo e non siano stai avviati i lavori per la realizzazione di un'opera tanto attesa dalla comunità».
Elena Amadori