Scene di guerriglia urbana ieri mattina sulla A24 nei pressi di Vicovaro. Scontri con le forze dell’ordine e in quattro tra polizia e carabinieri sono finiti al pronto soccorso. Circa una quarantina di profughi di nazionalità ghanese e nigeriana hanno protestato, bastoni alla mano, bloccando l’autostrada alla notizia che la loro domanda di asilo politico per 25 di loro era stata respinta. A Licenza, il piccolo comune della Valle dell’Aniene, dove un centinaio sono ospiti del residence Luisella, hanno sfogato all’inizio tutta la loro rabbia. Cassonetti dati alle fiamme e una piccola rivolta scoppiata all’interno dell’albergo già martedì sera ha richiesto l’intervento di polizia e carabinieri arrivati in tutta fretta da Tivoli. E ieri mattina gli animi non si sono calmati perché in quaranta hanno percorso la Licinese fino ad arrivare al casello della A24 dove hanno bloccato la viabilità prima in direzione Roma, poi in direzione L’Aquila.
Circa due ore di disagi per gli automobilisti quotidianamente in transito sul tratto autostradale. Traffico in tilt e, all’arrivo delle forze dell’ordine, non sono mancati gli scontri. Sul posto gli agenti del commissariato tiburtino e i miliari della Compagnia di Tivoli. Una decina di profughi è stata arrestata per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, mentre per tutti è scattata la denuncia per interruzione di pubblico servizio. Nella mischia, in quattro tra poliziotti e carabinieri sono rimasti contusi e per questo medicati in ospedale. Gli immigrati sono stati portati tutti in Questura per le necessarie operazioni di identificazione. Il malumore tra i profughi ospiti nella struttura di Licenza era cominciato martedì pomeriggio alla notizia che 25 di loro, richiedenti asilo, non erano stati giudicati idonei dalla commissione per i rifugiati. Un no che ha spaventato pure tutti gli altri, che ora possono presentare ricorso. I cittadini stranieri, provenienti per la maggiore dal Ghana e dalla Nigeria, arrivano tutti da Lampedusa. Dalla cittadina siciliana sono stati smistati a Guidonia, a Marcellina e a Licenza, dove sono ospiti del Residence Luisella e seguiti da una cooperativa. La paura è che le proteste nei prossimi giorni possano ripetersi all’arrivo di altri no alla richiesta di asilo politico.
Adriana Aniballi