Crisi Angelucci, i comitati non si arrendono e occupano l’ospedale

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Via alla occupazione permanente dell’ospedale Angelucci di Subiaco. L’appello perché il nosocomio non finisca di essere dismesso, arriva dal comitato cittadino. «Dopo la seconda sentenza del Tar  del Lazio che ha rigettato i ricorsi presentati dalla X Comunità Montana e da alcuni Comuni tra cui Subiaco per salvare l'ospedale – hanno spiegato –  questo comitato ha deciso di lanciare un appello».

In primo luogo nella cittadina sono stati affissi diversi manifesti. «Hanno chiuso 15 ambulatori – si legge nei volantini – hanno chiuso rianimazione per trasferirla a Colleferro, ci sono pochi posti letto di terapia intensiva in tutto il Lazio e, non bastando mai ci mandano in Abruzzo come è successo di recente. Pendolari anche per assistere i nostri cari – insistono dal Comitato in difesa dell’ospedale – il Tar ha bocciato la sospensione del decreto 80 e sulla rianimazione».

Così dal comitato è partito l’invito a tutti i cittadini di partecipare al presidio permanente presso l’ospedale. Lo scopo della mobilitazione popolare è quello di riuscire a riaprire un discorso in Regione, dopo l’incontro della settimana scorsa tra i sindaci del comprensorio, il sub commissario Spata e gli esponenti della X Comunità Montana nel quale in pratica si è deciso di dare corso al  piano aziendale del direttore sanitario della Asl RmG Nazareno Brizioli che di fatto non accoglie le istanze degli amministratori locali e dei cittadini. La protesta è quindi pronta ad andare avanti in attesa del ricorso al Consiglio di Stato.  

Ad.Ani.

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