Un Terzo polo che, mosso il primo passo (la costituzione di un tavolo permanente), rischia già di far saltare i precari equilibri nel centrodestra e nel centrosinistra. Nei giorni scorsi Sandro D’Orazio (Api), Alessandro Adotti (Udc) e Nicola Gallo (Fli) hanno formalizzato quello che all’apparenza è stato poco più di un passaggio programmatico, ma che in sostanza sposta equilibri e bilanci di forze. A suscitare attenzioni sono tutti i tre i soggetti in predicato di convolare a nozze ma il nome di Gallo, referente cittadino di Fli, sollecita qualche domanda in più: considerato lo strettissimo e consolidato rapporto di collaborazione con Mirko Fiasco del Pdl (i due sono da mesi compagni di battaglie civiche) e considerata anche la distanza che, a livello nazionale, separa i due soggetti politici, come si coniugano le nuove esigenze con quanto finora fatto? In casa del centrosinistra, poi, sono giorni davvero importanti.
Il passo fatto da Adotti “libera” in qualche modo anche quel Gianluigi Peduto che, ogni giorno più distante non solo da Ponzo (Regione) ma soprattutto dal Pd (ma attenzione a non fidarsi troppo delle apparenze), potrebbe abbracciare in maniera stabile l’esperienza terzo polista. Il condizionale resta d’obbligo, ma dichiarazioni ed atteggiamenti poco conformi alla linea della maggioranza pongono lo stesso Peduto in una costante posizione di antagonismo rispetto al centrosinistra. All’interno del Pd, però, altri motivi agitano la scena: da una parte i rapporti col dissidente (cittadino) Franco Posa, dall’altra il sempre più vicino ingresso nel partito di Roberto Mastrosanti, assessore a Bilancio, Ambiente e Mobilità che oggi appare come l’uomo nuovo (e forte) del centrosinistra. Non senza i “maldipancia” di qualcuno che potrebbe, per il principio di azione e reazione, scegliere di fare le valigie.