«L’occupazione del suolo è legittima»

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Egregio Direttore, con riferimento all’articolo pubblicato su questo giornale in data 19 novembre 2011, a pagina nove e dal titolo “Locale occupa marciapiede, per i pedoni impossibile passare”, occorre effettuare le seguenti precisazioni. Innanzitutto, non è vero che la condotta del wine bar Rerè è “un insulto alle regole e al buon senso”. L’autore dell’articolo, infatti, avrà forse omesso di considerare che il progetto, in forza del quale sono stati eseguiti i lavori di allargamento del marciapiede antistante il locale, è stato regolarmente approvato dalla Conferenza dei Servizi del XX Municipio (Conf. dei Servizi del 30.9.2011, Comunicazione del 3.10.2011, Protocollo n. 4684, Oggetto: Concessione occupazione suolo pubblico, Protocollo Municipio XX n. 41664 del 6.9.2011). Affermare, pertanto, che il Wine Bar Reré sia andato contro le regole e al buon senso, non corrisponde al reale andamento dei fatti. In secondo luogo, non è vero che il wine bar Rerè rende «…difficile il passaggio dei pedoni, impossibile per una carrozzina… ».

Difatti, la distanza tra il locale e la struttura all’aperto è di due metri come consentito dalla legge; inoltre l’allargamento di recente effettuato non farà che rendere più agevole tale passaggio. In terzo luogo, i problemi di traffico e di parcheggio, che da sempre riguardano la zona di Ponte Milvio, non possono essere in alcun modo ricondotti al wine bar Rerè che, lo si evidenzia, è l’unica attività della zona che fornisce un parcheggio a disposizione della clientela e che ha, a pochi metri dal locale, un parcheggio a pagamento di 1 € l’ora. Inoltre l’allargamento del marciapiede toglierà al massimo tre posti macchina, circostanza questa che, certamente, non andrà minimamente ad influire sui problemi della zona. Infine, con riferimento ai recenti lavori effettuati asserire che appare «tutto strano e poco chiaro» – come ingiustamente sostenuto dall’autore dell’articolo – non solo risulta del tutto gratuito e allusivo, anche alla luce dell’autorizzazione sopra richiamata, ma determina l’inaccettabile lesione dell’immagine di un locale da sempre impegnata a conciliare l’esercizio diligente dell’attività imprenditoriale con il decoro e l’immagine di Ponte Milvio.  
 
Wine Bar Reré
 
 
La risposta del nostro redattore
 
E’ vero la distanza dal muro alla attuale struttura è di 2 metri ma i gestori sanno bene  che  non appena ad ogni tavolo sono sedute più di 2 persone e si aggiunge una sedia lo spazio si restringe ben al di sotto dei 2 metri. Dall’articolo si evince che i problemi di traffico e parcheggio, nella zona, non sono sicuramente dovuti al Rerè ma si diceva che se per caso tutti gli esercizi commerciali facessero la stessa domanda di occupazione del suolo pubblico ottenendo la stessa positiva risposta… allora si ci sarebbero grossi problemi di taffico.
 
Infine il: “tutto strano e poco chiaro” si riferisce alle risposte che mi sono state fornite dal Presidente del Municipio. In numerosi colloqui telefonici alla presenza anche di dirigenti del Municipio, mi veniva assicurato che la conferenza di servizi si sarebbe conclusa il 29 novembre e che quindi alla data dell’articolo non c’era alcuna autorizzazione. In ogni caso anche un procedimento amministrativo completo e legittimo può essere criticato dai cittadini e dalla stampa altrettanto legittimamente.
 
Silvio Marino

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