Ci sono anche due consiglieri regionali del Pdl tra le sei persone finite in manette oggi per l'emissione di polizze false per il valore di 10 milioni di euro. Fabio Mancuso e Roberto Corona, consiglieri della Regione Sicilia, risultano infatti far parte di un sodalizio criminale, dedito prevalentemente all'esercizio abusivo dell'attività finanziaria. Tra le vittime anche il vedovo dell'attrice Ileana Ghione, Christopher Axworthy, convinto dai truffatori a svendere il patrimonio della moglie, compreso lo storico teatro Ghione.
Le indagini sono scattate a seguito di un'attività ispettiva antiriciclaggio svolta dalla Guardia di Finanza nei confronti di una società finanziaria romana, esercente l'attività di rilascio fidejussioni. Nel corso dell'attività di indagine è emerso che il rappresentante legale della società – un noto imprenditore – attraverso l'abusiva emissione di polizze fideiussorie, aveva raccolto ingenti somme, successivamente destinate ad investimenti economici ed immobiliari, oltre che a voluttuarie esigenze personali, compiendo atti di distrazione fraudolenta a danno della stessa società, andata fallita. L'imprenditore aveva anche riprodotto lo stesso schema criminoso, attraverso l'apertura di una filiale romana di un confidi siciliano, con cui aveva stabilito una collaborazione d'affari. Collaborazione che vedeva il coinvolgimento, tra gli altri, di due deputati dell'Assemblea Regionale Siciliana (uno, direttore generale dell'intermediario; l'altro, una sorta di procacciatore d'affari dello stesso), nonché di un'altro imprenditore romano che aveva messo a disposizione degli indagati una serie di società in Italia e all'estero, intestate anche a prestanome, utilizzate per l'investimento dei proventi illeciti in operazioni immobiliari di rilevante importo. Nel periodo dal marzo 2008 a settembre 2010 sono state emesse oltre 4.100 polizze fideiussorie, per un capitale garantito pari a circa 500 milioni di euro e l'incasso di premi per oltre 14 milioni di euro.
A conclusione dell'attività investigativa l'autorità giudiziaria ha disposto misure cautelari personali (di cui 3 domiciliari) nei confronti di 6 soggetti, nonché il sequestro preventivo dell'ingente patrimonio costituito con gli illeciti profitti dell'attività criminale, tra cui 14 immobili nelle province di Roma, Messina e Catania, 7 autovetture, diverse quote societarie e vari c/c ed altri rapporti finanziari riconducibili agli indagati. Sono state contestate, inoltre, truffe anche sull'eredità dell'immobile del teatro Ghione, immobili di pregio nel centro di Roma, ville di Sabaudia e su di un palazzo di via di Ripetta.