E' servita un'altra audizione “per far sputare tutto il rospo” a Pecoraro sull'emergenza rifiuti. Ieri il commissario straordinario ha parlato durante la commissione Ecomafie convocata a San Mancuto, chiarendo i tempi per l'apertura delle nuove discariche. Innanzitutto, e questa è la novità più scontata, l'apertura di Malagrotta sarà prorogata di «almeno sei mesi». E questo per permettere il completamento delle analisi e la messa in sicurezza dei due siti già individuati a Corcolle e Riano. «A metà gennaio dovremmo avere l'esito delle verifiche per avere definitivamente l'idoneità del sito di Corcolle – ha spiegato Pecoraro. Entro fine gennaio, quindi, dovremmo avere il bando di gara. Tra luglio e settembre ci sarà il primo conferimento. Per questo ho parlato di sei mesi di proroga per Malagrotta – ha chiarito ancora – mentre per Riano a distanza di un mese al massimo».
Le analisi proseguono parallelamente, ma a Riano ancora nessuno ha visto l'arrivo dei tecnici incaricati. La gestione straordinaria permetterà di conferire a Malagrotta ancora il tal quale ma sulla richiesta del prefetto il coordinatore regionale di Sel Lazio, Guglielmo Abbondati, ha annunciato battaglia.«Questa è una situazione surreale – afferma – che chiarisce quanto il piano regionale dei rifiuti sia un documento privo di efficacia, che non cambierà nei fatti il futuro della gestione dei rifiuti nella nostra regione. L'unica cosa chiara è che qui si vogliono soltanto moltiplicare e ingrassare le discariche sul territorio. Non si comprende – conclude Abbondati – quali siano i poteri del commissario, se non è ancora in grado di esigere, anche esercitando i poteri di urgenza, il pieno efficientamento degli impianti di trattamento dei rifiuti. In sostanza, quando il piano dei rifiuti sarà approvato, Roma sar… coperta di manifesti del centrodestra che saluteranno l'obiettivo raggiunto. In realtà, i risultati concreti saranno pari allo zero». E per far fronte all'emergenza Pecoraro ha chiarito che servirà un quinto impianto di Tmb. «Occorre per poter trattare quella parte di 'tal qualè che rimane fuori dal lavoro dei quattro impianti esistenti – ha chiarito il prefetto. Ho avuto un incontro con Ama e Acea e saranno loro a realizzare questo quinto impianto. Mi auguro che ciò avvenga in tempi brevi. Se non ci saranno ostacoli di natura giuridica o di altro tipo è che riusciremo a uscire dall'emergenza», ha infine concluso il prefetto.