La grande, familiare stella cometa della fortezza di Rocca di Papa rischiara le notti castellane più che negli anni passati: qualche incomprensione di troppo, certo, ma soprattutto i feroci tempi di crisi che hanno svuotato le casse comunali e stanno erodendo le tasche degli italiani hanno lasciato il Natale di molti comuni dei Castelli romani letteralmente al buio. E così anche i borghi antichi dei paesi più piccoli quest’anno restano senza luminarie.
A Colonna, Lanuvio, Rocca Priora, la stessa Ariccia – tanto per citare qualche esempio – l’imminente festività natalizia è resa palpabile solo dal calendario e dagli alberi addobbati dietro le finestre delle case o sui balconi. La crisi è crisi e quando c’è da tagliare – o meglio non ci sono più soldi – anche Babbo Natale resta a secco. A fare eccezione, ma con grande morigeratezza, sono Frascati, Genzano e Rocca di Papa che anche grazie ad una buona concertazione tra amministrazioni comunali, pro loco ed associazioni di categoria sono risuciti a colorare le città. Frascati e Rocca di Papa hanno provato a fare le cose in grande provvedendo anche ad un impianto di filodiffusione che diffonde note natalizie, tante chiacchiere e qualche sponsor di troppo. All’ombra del Tuscolo – unica esperienza castellana delle festività 2011 – a breve (allacci di corrente permettendo) si ripartirà anche con la pista del ghiaccio. Altrove, come detto, il niente più assoluto ed anche se al 25 dicembre manca ancora qualche giorno è difficile pensare che proprio in extremis i Castelli sappiano offrire gli spettacoli di festa degli anni passati. Un tremendo segno della crisi.
Marco Caroni