E' una maggioranza «frantumata», come la definisce il segretario del Pd cittadino, Umberto Desideri, quella del sindaco Della Rocca. E la prova è che nell'ultimo Consiglio Comunale sono passate le proposte della minoranza. Già le prime avvisaglie si erano intraviste nei primi punti all'ordine del giorno, quando nella votazione per una mozione sulla Musa si era arrivati a 10 a 9, ma è alla fine che la maggioranza ha dato il meglio di sé e, sulle modifiche al Regolamento del Centro Sociale Anziani, è stato approvato l’emendamento fatto dai 7 consiglieri di Minoranza. Un pretesto per affilare i coltelli e dare la prova di forza dei vari gruppi. Il bersaglio di turno è stato il consigliere di Nuovo Progetto, con delega al sociale, che è stato sfiduciato nell’emendamento da lui proposto, ricevendo voto favorevole solo da 5 membri della maggioranza su 14. Coincidenza vuole che, anche nel Consiglio Comunale non è mancato chi al momento della votazione si era recato alla toilette, come successo al governo Berlusconi nella votazione del rendiconto: peccato che questa volta era il capogruppo PDL. Va inoltre rimarcata, ancora una volta, l'assenza dell'assessore al Bilancio su delibere importanti come quella in discussione, ovvero un assestamento, ma la sua assenza è ormai una costante anche nelle sedute di Giunta.
«Dopo un anno e mezzo dalle elezioni, il sindaco e la sua Maggioranza hanno prodotto risultati pressoché inesistenti – spiega Desideri – a parte l’innalzamento delle tasse e un indebitamento incontrollato, perché sempre più impegnati a cercare di ritrovare equilibri interni, con continui cambi di assessorati e deleghe, che a governare per il bene del paese e dei cittadini. Per tentare di fermare questo stallo deleterio, i consiglieri del PD si sono fatti promotori della richiesta di un Consiglio Comunale ad hoc, firmata anche da altri consiglieri di Minoranza e protocollata ad agosto, per discutere della situazione tributaria e dello sviluppo territoriale e urbanistico del paese, ma, ad oggi, contro tutte le normative, tale Consiglio non è stato ancora svolto. Dopo quanto detto è quindi naturale chiedere al sindaco di fare una seria riflessione e con un atto di responsabilità invitarlo a lasciare Libera la nostra città».