Un cantiere per lavori stradali pericolosissimo per la circolazione è lasciato dimenticato in via Laurentina. Sarà per l’invecchiamento della popolazione. O forse per effetto di sotteranee, misteriose spinte della potentissima lobby delle pompe funebri, danneggiata dall’involuzione demografica. Sarà per entrambe i fattori che se si sta cercando di implementare una nuova, discutibile policy in materia di cantieristica stradale? Difficile stabilirlo.Quello che è evidente, al contrario, è il disprezzo per la vita umana che, a pochi metri dal Cimitero Laurentino, si consuma quotidianamente.
La via Laurentina, strada che sperimenta, anno dopo anno, incrementi vertiginosi dei flussi di traffico, ha un cantiere a dir poco da brividi. Superato la rotonda che consente l’accesso al camposanto, procedendo in direzione Pomezia, l’illuminazione improvvisamente scompare e la strada, d’improvviso, conosce un restringimento di carreggiata. Una riduzione imprevedibile e, al tempo stesso, potenzialmente mortale. Le segnalazioni, ridotte a due cartelli adagiati sul manto stradale, sono assolutamente effimere. Difficile notarle. Molto più semplice finirci dentro. E forse anche per questa ragione che la zona, i cui lavori sembrano esser già ultimati, è diventata una mini discarica a cielo aperto. Con materassi, cassette di legno e vasellame a delimitare un cantiere forse chiuso e dimenticato. Dopotutto, il cimitero, è proprio lì a due passi.
Fabio Grilli