Nulla di nuovo e di sconcertante. Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno aveva definito nei giorni scorsi la proroga di Malagrotta, scatenando così una nuova polemica con i territori di Riano e Corcolle. Dopo lo scontro con la Polverini e lo stesso commissario Pecoraro, il primo cittadino è tornato a difendere gli interessi politici della capitale. Alemanno ha precisato ieri che «ogni mese che passa su Malagrotta è un mese che non va bene. Prima si riesce a chiudere, prima si creano le alternative e meglio è. Speriamo sia l'ultima proroga. Malagrotta va chiusa e va chiusa il prima possibile». Non ci sono più nelle sue parole quei dubbi sulle scelte operate. Ora il sindaco approva e fa finta di non sentire la voce dei territori intorno a Roma. E da Riano e Corcolle tornano le accuse.
«Proprio l'esperienza terribile di Malagrotta dovrebbe far capire al sindaco di Roma Alemanno che di discariche non se ne devono mai più aprire da nessuna parte» – afferma Italo Arcuri, vice sindaco del Comune di Riano. Critiche e accuse anche da tutto il Pd in Campidoglio, che ha convocato ieri in via delle Vergini una conferenza dal titolo "Roma emergenza rifiuti". Avviare a pieno regime gli impianti di trattamento meccanico biologico già realizzati, chiudere la discarica di Malagrotta e non procedere con nuove discariche nella Valle Galeria, abbandonare la logica delle mega-discariche ed attuare una seria riconversione del sistema rifiuti. Queste le proposte del Pd di Roma e dei Gruppi consiglieri Pd Campidoglio, Pd Provincia di Roma e Pd Regione Lazio. Presente all'iniziativa anche il segretario Pd Roma, Marco Miccoli, che ha evidenziato che «a gennaio Roma potrebbe essere come Napoli perché siamo in piena emergenza rifiuti. Sono 4 anni che Alemanno governa Roma e non può più delegare le responsabilità. Roma potrebbe salvarsi, basterebbe arrivare al 40 per cento per evitare il conferimento del tal quale in discarica. Basta guardare anche i numeri della Provincia: con il porta a porta si è passati da 25 a 450mila abitanti con un investimento di 27 milioni di euro. Serve anche una battaglia culturale che sensibilizzi i cittadini. Per questo – ha concluso Miccoli – spenderemo tutto il prossimo anno, andando in tutti i municipi, per la campagna di sensibilizzazione nei territori, iniziando con la campagna di manifesti delle prossime settimane».
Una polemica, quella sui rifiuti, che ha spinto a una presa di posizione anche il presidente della Camera Gianfranco Fini. A spingere la seconda carica istituzionale del Paese a prendere posizione contro la localizzazione dei rifiuti nel Comune limitrofo a Roma è stata l'associazione “Ambiente è Vita” che ha inviato una pressante lettera allegata all'esposto-denuncia alla Procura della Repubblica, contro la localizzazione dell'impianto per lo smaltimento dei rifiuti. Il presidente ha trasmesso il contenuto alla Commissione parlamentare Ambiente e Territorio e alla Commissione d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, «in modo che i deputati che ne fanno parte, possano prenderne visione e assumere tutte le iniziative che ritengano opportune».
cs