Momenti di panico ieri mattina nell'ufficio della presidenza del Municipio XII messo a soqquadro da un occupante di un ponte del Laurentino 38. «Qualche settimana fa c'è stato un incendio al Ponte V del Laurentino 38 che ha distrutto vari magazzini adibiti ad abitazioni. Stamattina (ieri n.d.r.) alcuni dei residenti del Ponte sono entrati in presidenza e dopo aver minacciato e insultato il presidente del Municipio, Pasquale Calzetta, hanno cominciato a devastare tavoli, scrivanie, e tutte le suppellettili che gli erano attorno. Sono state chiamate le forze dell'ordine che, giunte sul posto, hanno fermato queste persone». A raccontare quanto accaduto è uno dei consiglieri del Municipio XII, Giuseppe Contenta il quale, assieme ad alcuni suoi colleghi, Domenico Durastante, Matilde Spadaro e Vincenzo Vecchio ha voluto «esprimere solidarietà al presidente del Municipio e ribadire il fatto che tali gesti di violenza non possono essere tollerati. Ci piacerebbe capire cosa ha mosso gli autori di questo grave atto ma comunque ciò non giustifica mai, mai e poi mai la violenza».
«Per questo motivo – proseguono i consiglieri – chiediamo al presidente che venga a riferire in aula urgentemente sulle condizioni che hanno generato gli accadimenti odierni ed attendiamo dunque un preciso chiarimento». La spiegazione l'ha fornita il giorno stesso dell'accaduto il presidente Calzetta interpellato telefonicamente da Cinque Giorni. «Sono ancora scosso, è per un caso che non sia rimasto ferito dalla furia di quell'uomo. – sono state le parole a caldo del minisindaco prima di fornire spiegazioni – L'occupante si è presentato per chiedere il ripristino dell’allaccio abusivo alla rete elettrica che nei giorni scorsi l’Acea ha smantellato per motivi di sicurezza, ma senza darmi tempo di parlare ha distrutto tutto quello che gli capitava a tiro». La questione della corrente elettrica staccata era già stata sollecitata dalle 20 famiglie che abitano lo stabile durante tre incontri con Calzetta avvenuti giovedì, venerdì e sabato della scorsa settimana.
«Avevo mostrato loro le lettere inviate sia all’Ater che all’Acea, spiegando che sarebbero stati necessari alcuni giorni per risolvere il problema. – continua il presidente di Municipio – Mi sono rivolto anche al gabinetto del sindaco e alla protezione civile comunale per far assicurare loro un allaccio provvisorio a fini sociali, dato che ovviamente la loro domanda di regolare fornitura a pagamento era stata respinta in quanto occupanti abusivi. In quelle occasioni le famiglie avevano capito la mia buona volontà e la necessità di dover attendere qualche giorno per la risoluzione del problema. È per questo – conclude Calzetta – che l'irruzione di oggi (ieri n.d.r.) è stata del tutto inaspettata». Anche il presidente del Municipio XI Andrea Catarci e i consiglieri del Gruppo del Popolo della Libertà al Municipio XII hanno espresso solidarietà al presidente di Municipio «e al personale presente e condanniamo con forza questo grave atto di violenza, assolutamente gratuito. L’amministrazione municipale – aggiungono – è impegnata nella riqualificazione del quartiere che faticosamente sta uscendo dal degrado a cui per è anni è stato relegato e azioni di questa natura rischiano soltanto di compromettere il processo avviato e attualmente in corso».
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