Ad Ariccia tra luglio e settembre la raccolta differenziata ha avuto un calo percentuale preoccupante: come testimoniato dalla polizia locale, infatti, sono risultati tantissimi i sacchi di materiale indifferenziato (non distribuiti dalla Soc Ambiente srl) gettati impunemente da chissà chi. Per l’Amministrazione comunale, dunque, è arrivato il momento di dare una identità a quel “chissà chi”, premiando al contempo quegli operatori che si mostreranno virtuosi nell’applicazione di una corretta raccolta rifiuti.
E su queste basi ieri il sindaco Cianfanelli, l’assessore all’ambiente Profico e il presidente dell’Ambiente srl De Stefano hanno presentato il nuovo modello porta a porta tramite “l’introduzione di buste con il codice a barre” (sul cassonetto nell’ipotesi di materiale organico). In soldoni questo piano di tracciabilità, disciplinato normativamente dall’attuale decreto Monti, prevede per ogni operatore, domestico e commerciale, la dotazione di contenitori personalizzati in cui conferire i rifiuti: in tal modo sarà semplice delineare il comportamento virtuoso o birichino di ogni singolo utente. Il primo step della sperimentazione partirà a febbraio per le 50 attività di ristorazione del centro (fraschette) e mirerà all’identificazione e alla responsabilizzazione dei soggetti in gioco.
«Gli obiettivi primari – conferma il primo cittadino di Ariccia – d’altronde sono la riduzione degli sprechi, l’ottimizzazione della raccolta, il risparmio economico e l’implementazione del decoro urbano». Il tutto in un'ottica di “rifiuti zero”, concetto tanto caro allo stesso Cianfanelli. Il passo successivo avverrà presumibilmente in estate con la «pesatura puntuale di ogni quantità di rifiuto conferito», che come specifica Profico «servirà a decrementare la percentuale di materiale indifferenziato a livelli ancora più bassi di quelli odierni». La sintesi è chiara: guai per chi sgarra, premi per chi rispetta l'ambiente.
Marco Montini