Il Consiglio comunale convocato per il 20 e 21 dicembre con la prospettiva di un’assise interminabile – visti i 19 punti all’ordine del giorno – si è in realtà concluso molto prima del previsto, a causa della proposta avanzata da Luigi Lupo: confermando l’aria di crisi che aleggia nella maggioranza, il consigliere dell’Idv ha richiesto il ritiro di tutti gli argomenti da trattare, tranne quelli relativi alla crisi occupazionale e al bilancio. Proposta accettata al volo dall’opposizione, a cui non è sembrato vero che venisse servita un’occasione così ghiotta per sottolineare la spaccatura all’interno del governo De Fusco. A votare contro quanto suggerito da Lupo i rappresentanti di Pd, Psi e Forza Pomezia, oltre ovviamente al sindaco che, dopo essersi dichiarato fortemente «contrario al ritiro di punti dove si sarebbe dovuto discutere di cose importati per la città, come il piano particolareggiato di Pomezia Centro o i comparti industriali A e L, frutto di scelte già fatte e stabilite, sulle quali non si può più soprassedere», ha invitato il Consiglio comunale a rivedere la situazione sui comparti industriali L ed A, punti cruciali per la crescita economica ed occupazionale della città.
La discussione si è poi concentrata sulla situazione occupazionale: tanti interventi ma, di fatto, nessuna soluzione. Unica decisione presa, quella di istituire un gruppo di lavoro formato da sindaco, un assessore, due membri della maggioranza e due dell’opposizione, finalizzato alla produzione di documenti che favoriscano la situazione occupazionale. Passati senza problemi di numeri – ma con le solite discussioni tra maggioranza e opposizione, che non si sono fatte mancare le accuse reciproche pescate tra passato e presente – i punti relativi all’assestamento di bilancio, riguardante il previsionale 2011 e il consuntivo 2010, preceduto dall’invio di un esposto alla Corte dei Conti da parte degli esponenti del Pdl, convinti dell’irrealtà del documento. Ma il colpo di scena c’è stato a fine Consiglio, quando ormai tutti avevano già infilato il cappotto per tornare a casa. Il capogruppo di Forza Pomezia, confermando così la divisione interna alla maggioranza, ha chiesto la votazione dell’odg per il prossimo Consiglio comunale: unico punto in discussione la determina dirigenziale che ha consentito la costituzione dell’Andreani e il conseguente affidamento a questa società della riscossione coatta dei tributi con un aggio del 18%. «Chiedo che venga istituita una speciale commissione – ha dichiarato Schiumarini – formata da tecnici che dovranno analizzare la situazione e capire se quanto fatto dal precedente assessore sia corretto o meno». Assessore che, guarda caso, faceva riferimento proprio all’Idv.
Maria Corrao