Il Consiglio di Fiumicino ha istituito ieri la commissione comunale sui rifiuti. La delibera è stata approvata grazie ai voti della maggioranza, mentre Partito democratico e Italia dei valori hanno detto no al documento, considerato «inutile e monco». Così, se all'inizio il tavolo doveva essere composto da 4 membri del centrodestra e da 2 dell'opposizione, adesso la commissione sarà "monocolore". Una scelta deliberata e meditata, da parte del fronte dei dissenzienti, che ha deciso apertamente di non far parte di «uno strumento che nulla ha che fare con la democrazia».
Pd e Idv chiedevano alla vigilia del Consiglio che, prima della votazione, la maggioranza si schierasse compatta contro qualsiasi ipotesi di realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti o discarica sul territorio comunale, sovvertendo così quanto indicato dalle delibere approvate dallo stesso Consiglio, in cui il Comune si dice disponibile ad accogliere strutture simili. Seconda richiesta, la costituzione di una consulta popolare propedeutica alla commissione stessa, che dia voce e rappresentanza ai comitati e alle associazioni del territorio, in nome di maggiore partecipazione e concertazione.
«Niente di ciò è stato fatto», spiega il consigliere piddino Silvano Zorzi, membro della commissione Ambiente. «Questa è una commissione "monca", deputata esclusivamente a leggere e valutare le carte a disposizione e con nessuna possibilità di apertura. Lo sarebbe stata anche in caso di nostra partecipazione, ma noi non vogliamo far parte di una simile farsa. Questa è un'ulteriore presa in giro per i cittadini, e l'ennesima bugia di una maggioranza che solo qualche settimana fa, nel suo patto di fine mandato, aveva garantito la massima disponibilità ad ascoltare le preoccupazioni della comunità sul fronte rifiuti».