Giacomo Tortorici è il nuovo segretario del Partito Democratico di Genzano. A scegliere il suo nome sono stati 22 dei 40 componenti del direttivo eletto con le primarie di domenica scorsa: elezioni che avevano tributato ad Agostino Cesaroni una maggioranza relativa (45%) che quindi, alla fine, non è stata sufficiente per ottenere l’ambito ruolo interno al partito. Decisivo, dunque, l’accordo tra quelli di Tortorici e quelli della Paluzzi, terzo “incomodo” in una sfida per la poltrona durata mesi.
Un “caso Genzano” che continua a far parlare di sé dal momento che Tortorici nell’ultima campagna elettorale non ha mai nascosto le proprie simpatie per il neo sindaco Flavio Gabbarini, schierandosi apertamente (pur senza scendere direttamente nell’agone elettorale) con la lista di “Genzano democratica”. Ha insomma funzionato mercoledì sera l’accordo (probabilmente non scritto) tra gli eletti nella lista di Tortorici e quelli di Immacolata Paluzzi: un’intesa benedetta anche dai due referenti sovracomunali Tonino D’Annibale e Amalia Colaceci. Proprio l’assessore provinciale, inoltre, figura tra gli eletti nel direttivo del Pd tra le file della Paluzzi.
Chi auspicava serenità per il partito potrebbe dunque restare deluso: l’esito del lungo scontro interno ha portato alla ribalta la parte che qualche mese fa rifiutò la ricandidatura di Enzo Ercolani confluendo invece nella lista a supporto di Gabbarini. Eppure il Pd, a quanto dichiarato, resterà in opposizione in Consiglio comunale. Un teorema, quello del Partito Democratico genzanese, che è sempre più un paradosso con tesi e ipotesi che spesso si confondono e sovrappongono.
Marco Caroni