“La bimba è fuori pericolo di vita e non perderà l'uso del braccio. Ieri ha subito un intervento molto importante di otto ore da parte di una equipe plurispecializzata". Così il vicesindaco di Roma, Sveva Belviso, all'uscita dall'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, dove ha visitato la bimba di 4 anni rimasta ferita la notte di Capodanno nell'esplosione di un petardo nella casa di via Gigliotti, a San Basilio, in cui ha perso la vita lo zio, Cristian Cataldi.
"L'elemento più grave per il quale la bimba rischiava la vita – ha aggiunto Belviso – era la possibilità di perdere il braccio sinistro. L'arteria omerale era recisa e i chirurghi hanno dovuto resecare un pezzo delle vena safena e ricostruire il vaso arterioso articolare del braccio. Da un'indagine complessiva i medici sono ottimisti: non ci sono bruciature profonde e sembra che la bimba non sia stata colpita dal fuoco, ma piuttosto da un'intensa onda di calore, infatti le escoriazioni sul viso sono superficiali e non lasceranno segni. È stata fatta anche una Tac, che ha dato esito negativo”.
“La bimba – ha proseguito il vicesindaco – è in coma farmacologico, ci hanno spiegato che è importante che stia ferma il più possibile dopo l'intervento che ha subito. Non si può cantare vittoria al 100%, perché il rischio di infezioni è sempre presente. In ogni caso per quello che si pensava all'inizio, quando la bimba è arrivata, sono tutti molto ottimisti. Oggi ho incontrato la mamma che, dopo le difficoltà di ieri con la stampa, ha accettato di parlare con me serenamente. Era commossa ed è stata molto disponibile, è una mamma che ha paura per la propria piccola. Io mi sento alleggerita – ha concluso – perché ero arrivata con l'idea che le condizioni della bimba fossero più gravi. Le mie aspettative erano più negative, quindi esco rincuorata".