Adesso è ufficiale: da oggi parte la cassaintegrazione per 569 lavoratori Sigma-Tau. Non è servita nemmeno l’ultima ciambella di salvataggio, l’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo Economico. Come accaduto la scorsa settimana in Regione, anche stavolta l’azienda è rimasta ferma sulle proprie posizioni, mancando fede alla dichiarata “apertura” su strategie industriali e occupazionali alternative e confermando il piano di Cigs e terziarizzazioni per oltre un terzo dei dipendenti del polo di via Pontina.
«Non c’è stata possibilità di trattative –ha dichiarato Roberto Gargiulo, segretario della Filcem del comprensorio-. L’azienda è stata intransigente, nonostante solo qualche giorno fa si fosse detta disposta a “valutare misure, dimensioni, tempi e/ o strumenti da quelli inizialmente proposti. Noi, anche grazie alla mediazione del ministero, abbiamo messo sul tavolo la proposta dei contratti di solidarietà e altre misure che, da un lato, consentono ai dipendenti di agganciarsi alla pensione e dall’altro si traducono in minori costi per la società. Purtroppo non hanno nemmeno voluto ascoltarci». Il destino dei lavoratori sembra ormai scritto, ma la battaglia non è finita. I sindacati, infatti, annunciano iniziative durissime. «Da domani blocchiamo l’azienda – conclude Gargiulo. Non entra e non esce nessuno. Hanno deciso di giocare a braccio di ferro? Ne prendiamo atto e per forza di cose dobbiamo rispondere. Non vorremmo arrivare a questo, ma è impossibile tentare il dialogo quando si ha davanti un muro».
dc