Processo Marrazzo, citati per danni ministero della Difesa e dell’Interno

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A causa del ruolo di pubblico ufficiale ricoperto dai carabinieri finiti sotto inchiesta nel procedimento sul caso Marrazzo, sono stati citati come responsabili civili il ministero della Difesa e quello dell’Interno. Il processo vede otto persone imputate a vario titolo per il presunto tentativo di ricatto ai danni dell'ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, sorpreso in un monolocale di via Gradoli in compagnia della transessuale Natalì, e per la morte del pusher legato ad ambienti dei trans Gianguarino Cafasso.

I due dicasteri quindi, in caso di condanna, concorreranno al risarcimento delle parti civili tra cui figurano gli stessi ministeri, Marrazzo, trans e loro clienti che sarebbero stati rapinati.

Associazione per delinquere, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, omessa denuncia di reato, falso ideologico, calunnia, perquisizione arbitraria, rapina, violazione di domicilio, concussione, interferenza illecita nella vita privata, favoreggiamento, ricettazione, omicidio volontario premeditato aggravato dall’uso di sostanze venefiche: questi i reati contestati, a seconda delle singole posizioni processuali, agli indagati nei 26 capi d’imputazione.

Rigettate alcune eccezioni preliminari, l’udienza è stata aggiornata al 15 febbraio.

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