Occupazione mancata, occupazione subita. Come in una partita di calcio i cittadini di Riano rispondono all'"offensiva" di venerdì scorso, poi fallita, del commissario Pecoraro per la costruzione di una nuova discarica nelle cave di Quadro Alto.
I comitati hanno rotto gli indugi, procedendo a un presidio permanente. Da ieri 50 persone sono in turnazione 24 ore su 24. E' stata predisposta una tensostruttura e grazie alla disponibilità offerta dai proprietari di terreni adiacenti al sito prescelto sono disponibili anche elettricità e viveri. Quanto basta insomma per portare avanti una mobilitazione a oltranza. Salvo buone notizie da Regione e Prefettura. Ieri a Roma il Comune di Riano e i rappresentanti dei vari comitati hanno incontrato Pecoraro per decidere sulle modalità di intervento a Quadro Alto. Nonostante la parziale apertura dei giorni scorsi, il commissario si è mostrato fermo nelle sue intenzioni. Nei prossimi giorni, forse già a partire da domani, inizieranno i rilievi nell'area prescelta. Le indagini saranno eseguite da una squadra di tecnici della prefettura e del Comune e saranno tese ad accertare l'idoneità del sito. Qualora l'esito sia negativo, la prefettura procederà con la terza scelta originaria e cioè Pian dell'Olmo, area adiacente a Quadro Alto, ricadente formalmente nel comune di Roma ma di fatto collocata a poche centinaia di metri dalle prima case di Riano. L'impressione è che comunque vada l'area a nord di Roma avrà una nuova discarica.
«Il commissario-Prefetto Pecoraro dovrebbe già sapere che 'Quadro Alto' è assolutamente inidoneo – afferma Italo Arcuri, vice sindaco del Comune di Riano. Per accertarsene definitivamente non servono le forze dell'ordine ma un semplice metro e misurare così la distanza che separa la cava dalle prime abitazioni. Pensare di forzare la mano e farsi beffa dei diritti dei cittadini – salute pubblica in primis – non porta da nessuna parte. I cittadini di Riano, e dei paesi limitrofi, chiedono soltanto di poter continuare a vivere il proprio territorio in tutta serenità e stanno facendo di tutto per tutelarlo.
Intanto Wwf e Comune preparano un nuovo ricorso alla commissione Europea. Domani nella sede della Provincia sarà presentato l'esposto sulla situazione idrogeologica e paesaggistica dell'area.
Carmine Seta