Sono scattati nei giorni scorsi i controlli del personale della polizia e della guardia di finanza in 26 armerie della Capitale e della Provincia. Sono tre, in totale, le persone denunciate dalle forze dell’ordine, titolari di altrettante armerie, che a vario titolo si sono resi responsabili di violazioni amministrative e penali.
A Civitavecchia, al titolare di un’armeria di via Traiana, sono state sequestrate 7 pistole e 24 fucili non catalogati nell’apposito registro. Tre delle sette pistole sono state trovate dagli investigatori in una cassaforte di pertinenza dell’armeria e delle quali il proprietario non ha saputo giustificare il possesso.
In un armeria di via Marianna Dionigi, nella zona di Prati, gli agenti hanno sequestrato oltre 20 kg di polvere da sparo, detenuti illegalmente dalla titolare. Oltre alla polvere da sparo, gli investigatori hanno riscontrato la presenza di numerose armi bianche, pugnali e baionette, non registrate sull’apposito registro.
Nella zona di Genzano invece, in via Giuseppe di Vittorio, oltre alla presenza di numerose cartucce per pistola detenute fuori dal previsto armadio, gli agenti hanno notato 4 pistole esposte nella vetrina, in condizioni di precaria sicurezza. Inoltre, alcune cartucce per il munizionamento dei fucili da caccia, erano state appoggiate vicino a delle confezioni di materiale altamente infiammabile; quindi pericoloso. Numerose confezioni di munizioni sparse tra gli scaffali, nascoste tra capi d’abbigliamento e materiale di altro genere. Per questo motivo e per essere stato sorpreso a fumare nell’armeria, vietato per ovvi motivi di sicurezza, è stato sanzionato amministrativamente un armiere di Acilia.