Migliaia di persone ancora senza luce e senza riscaldamento. L’emergenza è tutt’altro che superata ed all’orizzonte, senza alcuna metafora, si addensano altre nubi cariche di neve. Le situazioni numericamente più estreme sembrano quelle di Rocca Priora e Montecompatri, dove più di 2500 persone da ormai sei giorni devono fare a meno dell’energia elettrica: a questi si aggiungono gli oltre duemila della Valle dell’Aniene, di Valmontone, di Bellegra e delle altre zone dei Castelli romani isolate rispetto ai centri storici.
Un’emergenza che non finisce più e che per Rocca Priora si aggiunge a quanto le copiosissime precipitazioni nevose hanno prodotto: ancora molte zone bloccate dal ghiaccio ed una vera e propria devastazione del verde. «Quello che questa nevicata ha provocato – dice il sindaco Damiano Pucci – lo vedremo chiaramente solo a emergenza terminata». E ancora: «Attendiamo di sapere se ci sarà riconosciuto lo stato di calamità naturale: in pochi credevano alla nostra emergenza ma poi venendo sul posto si sono dovuti ricredere». Mentre, insomma, si aspettano e temono nuove nevicate comunque ampiamente previste anche a quote basse e bassissime, infuria la polemica. A finire nel mirino è soprattutto il gestore della rete di energia elettrica, l’Enel, che viene accusata da più parti per la lentezza negli interventi. Nei giorni scorsi il sindaco di Montecompatri, Marco De Carolis, scrivendo al prefetto ed al ministro degli Interni aveva rivolto parole di fuoco sull’”imbarazzante impreparazione di fronte agli eventi”. Ieri mattina al coro si è unito anche il sindaco di Valmontone, Egidio Calvano, che ha sollecitato con una lettera prefetto e protezione civile regionale e nazionale per intervenire presso l’Enel e favorire quindi il ritorno alla normalità. «Vogliamo sapere con chiarezza – tuona Calvano – per quanto tempo queste persone dovranno ancora restare al buio».
A Olevano Romano, invece, c’è si prepara ad un esposto in Procura. Il consigliere Rocchi, infatti, ha presentato richiesta di accesso agli atti per verificare se siano state rispettate o meno le procedure previste in caso di emergenza. A questa azione, seguirà l’esposto alla Procura della Repubblica per accertare le responsabilità degli enti locali e territoriali. A preoccupare però ora più che le azioni legali e l’onda delle polemiche è ancora il cielo. Per il fine settimana si prevede bufera. E potrebbe essere un’altra emergenza.
Marco Caroni