I carabinieri della Stazione Roma IV Miglio Appio, al termine di una serrata attività d’indagine, hanno fatto piena luce sul ferimento di un uomo di 37 anni, romeno, giunto al Policlinico Casilino con due profonde ferite da arma da taglio al collo nella tarda serata del 10 febbraio scorso.
Il romeno, poche ore prima, era stato messo alla porta da alcuni suoi connazionali con cui conviveva da qualche tempo: alla base della loro decisione, il vizio dell’alcol del 37enne. Questa situazione ha letteralmente mandato l’uomo su tutte le furie e pochi minuti dopo essere stato cacciato ha fatto ritorno nell’appartamento. Riuscito a farsi aprire la porta, il 37enne, nuovamente in preda ai fumi dell’alcol, si è avventato contro uno degli inquilini, un 57enne, minacciandolo di morte e tentando di colpirlo con due coltelli che si era procurato all’esterno. Grazie all’intervento degli altri occupanti dell’abitazione, l’assalto è stato respinto e l’aggressore si è chiuso a chiave in una stanza. Qui che, invece di calmarsi, in preda ad un raptus, l’uomo si è procurato due ferite al collo, fortunatamente senza lesionare punti vitali. Trasportato al Policlinico Casilino, il romeno è stato sottoposto ad un intervento chirurgico e ricoverato in osservazione piantonato dai Carabinieri della Stazione Roma IV Miglio Appio. A seguito delle sue dimissioni dall’ospedale, i militari lo hanno accompagnato direttamente al carcere di Regina Coeli.
Dovrà rispondere dei reati di tentato omicidio, lesioni personali e minacce aggravate. Il romeno 57enne, vittima dell’aggressione, se l’è cavata con tanto spavento e 7 giorni di prognosi a causa di alcune ferite da taglio alle braccia riportate nel tentativo di resistere all’esagitato connazionale.