Dopo aver subito per anni minacce e percosse dal marito, una donna di 30 anni si era decisa ad abbandonare il tetto coniugale ma quando è entrata a casa per prendere i figli, dei bambini non c’era più traccia. A prelevarli era stato infatti il marito poco prima.
L’epilogo della vicenda venerdì scorso, quando la donna, rientrata a casa, è stata accusata di tradimento e dal marito che ha iniziato a colpirla. Al tentativo di lei di chiedere aiuto, l’uomo le ha strappato il telefono dalle mani e ha iniziato a mettere a soqquadro l’appartamento. La donna, approfittando di un attimo di distrazione del marito, è riuscita a fuggire con i figli mettendosi al sicuro nell’appartamento di alcuni conoscenti e ha chiamato il 113. Agli agenti del commissariato Tivoli, arrivati immediatamente nell’appartamento di via Enrico Fermi, la donna ha trovato il coraggio di raccontare tutti gli abusi subiti, mai denunciati per paura di ritorsioni del marito nei confronti dei loro tre figli.
Il marito, alla richiesta di spiegazioni da parte degli agenti, non solo ha giustificato l’episodio come una banale lite di coppia, ma ha addirittura continuato a minacciare la compagna che non avrebbe più rivisto i figli. L’uomo ha iniziato ad inveire anche contro gli agenti spintonandoli. Dopo averlo bloccato, gli operatori lo hanno condotto presso gli uffici del Commissariato.
G.M., è stato arrestato per lesioni personali, maltrattamenti in famiglia, minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Al termine degli accertamenti, i tre bambini sono stati affidati al nonno materno, mentre la donna è stata assistita da personale di un centro antiviolenza per le donne.