Il “grande” disgelo: minaccia per i borghi

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Man mano che la neve si scioglie iniziano ad affiorare i primi danni a edifici e strutture del patrimonio dei Comuni. E la conta comincia a a far paura.

La situazione più critica a Carpineto Romano dove si sono verificati parziali crolli nelle due chiese del centro storico. Nella parrocchia della Collegiata la neve ha sfondato una porzione del tetto sovrastante l’ufficio della sacrestia, mentre nella chiesa di San Michele Arcangelo si è verificata una lesione verticale tra la facciata e il corpo di fabbrica, che potrebbe causare il distacco di parte del cornicine superiore della facciata. I vigili del fuoco hanno disposto la chiusura degli edifici. Oggi inizieranno i lavori per il posizionamento di un ponteggio che permetta un ulteriore controllo e la messa in sicurezza del tetto. Intanto il paese lepino ha salutato nel weekend l'esercito, che tanto si è dato da fare per assicurare i servizi di prima necessità. Soddisfazione per il lavoro e la professionalità dei militari ha espresso anche il deputato Renzo Carella, che ha evidenziato «lo splendido rapporto umano che i militari hanno saputo instaurare con i cittadini nello svolgimento della loro missione».

A Rignano Flaminio sono stati segnalati danni alla Rocca dei Savelli, costruita tra il Tre e Quattrocento dai potenti feudatari della famiglia romana.«Un danno doppiamente grave in quanto un intervento di restauro conservativo, sia esterno sia interno, aveva restituito ai rignanesi piu’ anziani la possibilita’ di accedere di nuovo al monumentoe a quelli piu’ giovani di scoprirlo ex novo» – spiega l’assessore Federico Lupi. «Si stima il danno in centinaia di migliaia di euro, in quanto il crollo ha enormemente danneggiato l’interno del monumento. Sensibilizziamo le Autorità della Regione Lazio e della Provincia di Roma ad assumere tutte le iniziative idonee a salvaguardare un monumento dalla notevole rilevanza storica e culturale».

A Genazzano è venuta giù la copertura del palazzetto dello sport. A Palestrina è crollato il tetto di un'abitazione privata adiacente alla Curia vescovile. Salva, ma solo per fortuna, una famiglia romena composta da sette persone, tra cui due bambini. Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri della stazione locale che, grazie anche la disponibilità del sindaco Rodolfo Lena, hanno provveduto a soccorrere e sistemare in nuovi alloggi i poveri malcapitati. I vigili del fuoco hanno dichiarato inagibile lo stabile. Tre romeni sono stati accolti dalla Caritas, mentre gli altri quattro hanno trovato ospitalità da parenti. A Labico la neve ha provocato la caduta di un grosso tappo di comignolo da un condominio. Il pesante “coperchio” di cemento è venuto giù rovinosamente a pochi metri dal sindaco e dagli altri presenti. Il giardino sottostante carico di neve ha attutito il colpo evitando che il blocco si spezzasse in mille pezzi. Passata la paura un vigile con un “cestino” è salito fino alla sommità constatando che il resto del comignolo, seppur inclinato, era ben saldo e non correva il rischio di cadere. Resta alta l'allerta nei parchi pubblici e nei centri storici, sotto il continuo monitoraggio dei vigili del fuoco. Incalcolabili i danni per le singole Amministrazioni.

Dal sindaco di Palestrina era partita nei giorni scorsi la proposta di una deroga al patto di stabilità per i Comuni colpiti dall'emergenza. All'appello del primo cittadino prenestino ieri si è unito anche quello di Marco Mampieri, sindaco di Olevano Romano che ha scritto una lettera a Regione e Provincia per chiedere un sostegno alle spese. Domenica scorsa la presidente Polverini aveva fatto una visita a sorpresa nei territori di Cave e San Cesareo, assicurando totale sostegno. Oggi primi segnali di un ritorno alla normalità. Riapriranno le scuole di Valmontone e Artena. Per Labico e Palestrina tutto rimandato a domani.

Carmine Seta

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