«Via l’amianto dal parco della Cellulosa»

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A pochi giorni dall’approvazione della delibera per l’acquisizione di 11 ettari del Parco della Cellulosa da parte di Roma Capitale arrivano anche le richieste del Comitato Promotore del Parco della Cellulosa che, da anni, si occupa della gestione del Monumento Naturale.

Tra le priorità ci sono la rimozione e smaltimento dell’amianto e la denuncia di un’abitudine scorretta dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e per la Ricerca Ambientale), che ha una delle sue sedi all’interno dei 77 ettari del Parco. «Il 4 novembre 2010 – racconta il vice presidente del Comitato del Parco della Cellulosa Fulvio Bartoloni – abbiamo bonificato uno dei 4 capannoni in amianto che si trovano all’interno degli 11 ettari che il Comune acquisirà. Ci sono almeno altri tre capannoni da rimuovere e auspichiamo l’intervento del Municipio XVIII (che dovrebbe avere un budget per rimuovere l’amianto) e dell’assessorato all’Ambiente». Tra l’altro, nel decreto che istituisce il Monumento Naturale, si parla di una collaborazione tra Roma Natura, Municipio XVIII e Comitati. Bartoloni spiega che ci sono stati problemi dopo la rimozione del primo pannello in amianto. «L’Ispra – denuncia il vice presidente – mi inviò una lettera di diffida per chiedere di non continuare con la raccolta fondi da parte dei soci del Comitato per rimuovere l’amianto. La lettera era firmata dal direttore generale dell’Ispra Stefano Laporta. Noi comunque siamo intenzionati ad andare avanti perché non riteniamo giusto che i cittadini di Casalotti debbano respirare l’amianto».

E, sempre riguardo all’Ispra, c’è un’altra questione. «Continuano da anni – denuncia Bartoloni – a gettare i rifiuti verdi (come residui di potatura) vicino alla collezione di Eucalipti, una delle più importanti d’Europa date le specie che ci sono. Si è formata ormai una montagna, una discarica verde che occupa il percorso carrabile. Chiediamo all’Ispra di smetterla con questa brutta abitudine».

Eleonora Giovinazzo

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