Sigma Tau, inchiesta sui bilanci

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Sigma Tau, vicenda infinita. Dopo le numerose proteste delle settimane passate, seguite da trattative serrate tra sigle sindacali, lavoratori e vertici dell’azienda, nella querelle senza fine spunta un nuovo capitolo a sorpresa, ovvero un documento dell’Agenzia dell’Entrate.

Il testo, illustrato durante l’ultima puntata di “Presa Diretta”, fa riferimento a una presunta evasione fiscale da parte dell’azienda risalente al 2010, un elemento che potrebbe riaprire le porte a un insperato reintegro dei lavoratori. Si tratterebbe del “Processo verbale di constatazione”, nel quale l’Agenzia delle Entrate rileva alcune procedure sospette da parte della multinazionale farmaceutica, in particolare quella del Trasfer pricing. Una manovra che in gergo tecnico equivale a trasferire i fondi di un’azienda ad una consociata (nel caso in questione si tratta della Defiante, con sede in Portogallo). La consociata, approfittando di una vantaggiosa condizione fiscale, avrebbe così ereditato la parte fiscale della Sigma Tau, riuscendo quindi ad alterare i bilanci effettivi. «In merito a questa presunta evasione fiscale stanno già indagando gli inquirenti- ha riferito l’avvocato Daniele M-, che dovranno valutare a fondo i conti dell’azienda, che in passato aveva giustificato i provvedimenti contro i lavoratori proprio a causa di una forte crisi economica. A questo punto le forze sindacali, se verrà accertata l’evasione, torneranno ad alzare i toni della protesta, chiedendo per vie legali l’annullamento della cassa integrazione.

Una strada ancora lunga quella che dovranno percorrere i sindacati, ma che riaccende un barlume di speranza per tutti i lavoratori. Proveremo tutte le vie possibili per risolvere la situazione».

Marcello Bartoli

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