Pomezia, mancano i mezzi, differenziata a terra

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Rifiuti: è nuova emergenza a Pomezia? Secondo gli amministratori comunali no, secondo gli abitanti, invece, la situazione è talmente insostenibile da decidere di riunirsi in comitati spontanei. L’ultimo nato è “Io differenzio, il Comune non raccoglie”, attraverso il quale i cittadini aggiornano continuamente la situazione sul ritiro dei rifiuti, che nelle ultime due settimane sembra essersi paralizzata: la frazione umida non viene raccolta più di una volta a settimana, carta e cartone giacciono intorno ai cassonetti ormai stracolmi da oltre 10 giorni, mentre l’indifferenziata la fa da padrona su strade e marciapiedi.

«Non ne possiamo più», è il ritornello esasperato dei cittadini, stanchi di differenziare i rifiuti che, se tutto va bene, vengono poi raccolti tutti insieme, vanificando lo sforzo fatto dagli utenti. «Esiste una criticità – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Pietro Toce – dovuta al fatto che la ditta incaricata ha avuto diversi mezzi di raccolta guasti. In questi giorni le officine stanno provvedendo alle ultime riparazioni e presto il servizio tornerà alla normalità». Ma quanto sussurrato a mezza bocca da alcuni lavoratori contrasta con la versione fornita dall’assessore. «I mezzi ci sono, ma la ditta li utilizza per altri appalti: tanto qui la concessione sta scadendo e non verrà rinnovata». Che l’appalto non verrà più affidato alla CNS-Aimeri ed alla Formula Ambiente, le due società che si occupano della gestione del servizio, è cosa nota: troppe le “incomprensioni” registrate finora, tradotte in un contenzioso che vede centinaia di migliaia di euro di multa elevate dall’Amministrazione pometina nei confronti delle due ditte.

Ma i lavoratori lamentano anche un’altra grave mancanza da parte delle società: fino a ieri mattina non era ancora stato pagato lo stipendio di gennaio. «Il sindaco aveva assicurato che, se entro il 20 febbraio le ditte non ci avessero pagato – ha raccontato un lavoratore – già da martedì mattina il contratto sarebbe stato rescisso per far posto ad una società di Latina che avrebbe provvisoriamente gestito il servizio. La Aimeri e la Formula Ambiente, nonostante abbiano preso dal Comune 200 mila euro proprio per i nostri salari, non ci hanno ancora pagati, ma non mi sembra che sia cambiato qualcosa».

Maria Corrao

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