Frascati: Ici arretrata, caos in Comune

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Monta ogni giorno di più il caso degli accertamenti Ici in arrivo in questo periodo nelle case di molti cittadini di Frascati. Si tratta di richieste relative al 2006. «Siamo ad un nuovo caso di bollette pazze», denuncia Vincenzo Conte, uno dei quattro consiglieri di minoranza firmatari di una mozione per fare luce sulla questione. Con lui anche Simone Carboni, Giuseppe Privitera e Mirko Fiasco: ancora sconosciuta la portata di una vicenda sulla quale a detta dei quattro esponenti dell’opposizione ma anche di molti cittadini ci sono troppi aspetti non chiari.

Nel mirino l’eccessivo lasso di tempo tra la data di protocollo (primavera 2011) e quella di effettivo invio delle richieste (febbraio 2012) ma anche il fatto che per fare ricorso i cittadini debbano rivolgersi alla Sts. «Quando mai si è visto che la multiservizi, incaricata della riscossione, sia competente anche in materia di ricorsi quando è chiaro che degli stessi debbano occuparsi l’ufficio tributi», aggiunge Conte. Perplessità anche sui tempi tecnici dal momento che dopo 5 anni le cartelle passano in prescrizione salvo casi particolari come ad esempio quelli in cui non risulti alcun versamento Ici. Le proteste arrivano, a frotte, anche da cittadini. «Il mio caso è stato presto risolto – dice un residente di Frascati – perché ho dimostrato di aver pagato il dovuto. Va detto che però ho notato grande imprecisione, anche tra chi dovrebbe aiutare i cittadini a capire: nel mio caso è stata addirittura fatta confusione tra la rendita catastale della casa (sulla quale si calcola l’Ici, ndr) ed il valore di mercato dell’immobile. Ma ho visto cose davvero strane e molta gente avvelenata ». E il mare della protesta monta, giorno dopo giorno.

Marco Caroni

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