Erano da poco passate le 23 di mercoledì quando, in via Torre Clementina, nei pressi della vecchia sede comunale di Fiumicino, un 27enne tunisino è stato barbaramente aggredito da due suoi connazionali.
La vittima si stava dirigendo verso la cassa di un bar situato sulla piazzetta per pagare il conto di quanto consumato poco prima quando due coetanei, con una scusa, lo hanno avvicinato. Sicuramente ben sapevano che il giovane, da circa 9 anni in Italia, si manteneva con lavoretti di varia natura, la maggior parte irregolari, e perciò spesso portava nelle tasche il frutto delle sue fatiche quotidiane. Così, determinati a mettere le mani sui contanti (alla fine circa 300 euro), hanno prima minacciato il 27enne, poi uno dei due lo ha colpito al volto con un coltello che teneva nascosto nella manica della giacca. La vittima è caduta a terra ed è stata immediatamente “spogliata” dei suoi oggetti personali dai due aggressori che, in pochi istanti, si sono dati alla fuga. Sono stati alcuni passanti, che hanno notato il giovane in evidente stato di shock e soprattutto “segnato” da una profonda ferita sulla guancia, ad allertare il personale del commissariato di Fiumicino.
Gli agenti hanno soccorso l’uomo, al quale i sanitari del Grassi hanno refertato 10 giorni di prognosi poi, dopo aver raccolto la sua testimonianza, hanno fatto scattare le ricerche. Indagando negli ambienti frequentati da pregiudicati nella zona, i militari sono riusciti a risalire ai due, che vivevano in compagnia di altri tre connazionali in un’abitazione abbandonata e fatiscente situata su via Portuense. Nell’appartamento è stato trovato un coltello a serramanico, nascosto sotto un divano, e dei pantaloni sporchi di sangue. Successivamente la vittima dell’aggressione ha riconosciuto i due malviventi, che sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Civitavecchia.
Diego Cappelli