Chiude l’ambulatorio di via Pascarella

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La Asl Rm/D ha deciso ieri mattina di chiudere, a partire dal 1° maggio, il poliambulatorio di via Pascarella, uno dei maggiori poli di medicina territoriale dell'azienda sanitaria. Lo rende noto Enrico Gregorini, segretario generale Fp Cgil Roma Ovest per denunciare il danno che questa decisione porterà agli abitanti di quel territorio.

«Tutte le prestazioni, i medici specialisti, gli infermieri e i tecnici saranno diffusi senza alcun criterio nei presidi di Massimina,Colle Massimo e Consolata che pur appartenendo allo stesso municipio sono a chilometri e chilometri di distanza con un viaggio di almeno un'ora per arrivare dall'attuale poliambulatorio a queste sedi», attacca il segretario che definisce la decisione «senza precedenti e punitiva dei bisogni di salute di un intero territorio generata da una precedente decisione sbagliata della direzione aziendale a cui la Fp Cgil si era opposta, di allocare il poliambulatorio in uno stabile non idoneo». Di fronte a questa situazione il sindacato ha proposto di trasferire il personale e le strutture del poliambulatorio negli spazi abbandonati del vicino ospedale Forlanini con il vantaggio «di utilizzare una struttura di proprietà pubblica e non lasciare spazio alla speculazione».

La richiesta è stata appoggiata anche Francesco Pasquali, capogruppo di Fli della Regione Lazio che ha detto: «La restituzione del Forlanini alla sua vocazione di presidio a tutela della salute, come chiesto dal Consiglio del municipio di Monteverde, potrebbe essere finalmente il primo segnale positivo di discontinuità dell’attuale maggioranza regionale rispetto alla precedente, con cui si riqualificano strutture sanitarie di proprietà pubblica e si dismettono locali privati, onerosi e pericolosi come quello di via Pascarella». Di «Atto scellerato» ha parlato Enzo Foschi, consigliere del Pd della regione Lazio e membro della commissione Sanità della Pisana che ha aggiunto: «È lecito attendersi che buona parte della popolazione rinuncerà a trasmigrare in sedi estremamente distanti e si rivolgerà ai centri privati, mentre inevitabilmente il Dea del San Camillo sarà ancora di più appesantito e oberato di richieste di prestazioni sanitarie. La Polverini valuti attentamente la proposta fatta dalla Fp Cgil di individuare i nuovi locali per l’Ambulatorio presso il Forlanini». Intanto il sindacato ha annunciato «l'attivazione di ogni necessaria mobilitazione per impedire questa "rapina" di salute».

Elena Amadori

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