Spari contro la casa del vicesindaco

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Torna l’incubo criminalità organizzata sul litorale romano. Lunedì pomeriggio sei colpi di pistola di piccolo calibro sono stati sparati da ignoti contro il cancello della villa di Patrizio Placidi, vicesindaco e assessore all'Ambiente del Comune di Anzio. Placidi era appena rientrato nella sua casa di via San Vito, quartiere Falasche, da una riunione tenutasi a Villa Sarsina, quando è stato avvisato dell’accaduto da alcuni familiari. Per fortuna, al momento dell’esplosione dei proiettili, che hanno perforato la lamiera ricadendo sul vialetto del giardino, nessuno dei parenti di Placidi si trovava dietro la cancellata.

Forte, comunque, lo shock per quello che sembra essere a tutti gli effetti un atto di intimidazione. Placidi ha raccontato ai carabinieri della compagnia neroniana, che continuano a indagare alla ricerca dei responsabili, di non aver mai ricevuto minacce e di non avere spiegazioni per un gesto così grave commesso nei suoi confronti. Finora non sono state rese note dai militari testimonianze utili a rintracciare i colpevoli, anche se i vicini hanno raccontato di aver visto, subito dopo gli spari, una Smart For Four di colore scuro allontanarsi a folle velocità dal viale d’ingresso. Ieri pomeriggio il sindaco Luciano Bruschini ha indetto una conferenza stampa apposita per esprimere a Placidi la propria solidarietà e quella di tutta l’Amministrazione, condannando allo stesso tempo la «strumentalizzazione » dell’accaduto fatta dal Partito Democratico e dal gruppo regionale di Sinistra ecologia e libertà. «Voglio condannare fermamente il gesto di ieri pomeriggio ed esprimere la mia vicinanza al vicesindaco», ha dichiarato Bruschini. «Allo stesso tempo, però, voglio respingere ogni ulteriore tentativo di offuscare l’azione della mia Amministrazione. Non si può prendere spunto da un episodio del genere per ribadire la richiesta di una commissione d’accesso al Comune. Noi siamo estranei a ogni tipo di azione che vada al di fuori della legalità, ci tengo a ribadirlo, e l’assessore Placidi è solo vittima di un’azione irresponsabile e vigliacca».

Lo stesso Placidi, al termine della conferenza stampa, ha spiegato: «Non ho mai subito minacce né avuto richieste particolari al di fuori di quelle inerenti al mondo del lavoro», confessa l’assessore. «Credo che in questo caso il gesto non sia da attribuire a una persona disperata, ma a qualcuno che ha scelto deliberatamente di mettere a rischio la vita degli altri e la propria libertà. Non potete avere davanti agli occhi la brutalità della scena a cui ho assistito ieri (lunedì, ndr) ma potete comprendere lo sconcerto che ho provato. Continuo a non comprendere i motivi di un simile atto, spero che la giustizia riesca in breve tempo a chiudere il cerchio intorno ai responsabili».

Diego Cappelli

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