E’ un documento di pre-cittadinanza, quello che il Municipio X rilascerà ai minorenni nati e residenti a Roma, ma in quanto figli di cittadini stranieri esclusi dalla possibilità di essere riconosciuti come cittadini italiani. A chi ne farà richiesta, sarà consegnata una "civil card." che riassumerà i dati storico-anagrafici (nascita, residenza, ecc.) e che agevolerà, al compimento del diciottesimo anno d’età, come prescrive la legge 91 del 1992, la richiesta di diventare cittadini italiani. «E’ un’iniziativa che con grande piacere abbiamo ritenuto di avviare – spiega il presidente del Municipio X, Sandro Medici – perché, nei limiti delle nostre competenze, sentiamo di dover aiutare il nostro paese a sanare una dolorosa ingiustizia civile e sociale, che continua a escludere dalla piena cittadinanza ragazze e ragazzi sostanzialmente italiani, ormai del tutto integrati con la nostra cultura; e tutto ciò – aggiunge – anche per opporci a una legislazione arretrata e dall’insopportabile sapore razzista». La decisione del X Municipio s’inserisce in un’estesa campagna per estendere i diritti di cittadinanza anche ai figli degli immigrati, come già avviene negli altri paesi europei, una battaglia che vede in prima fila lo stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, oltre allo stesso ministro Riccardi e a moltissime personalità politiche e religiose, a intellettuali, esponenti dell’associazionismo cattolico e laico, dei partiti, dei sindacati «Con questa decisione della nostra giunta – spiega Maria Mazzei, assessore municipale alle politiche sociali – il Municipio continua nella sua battaglia per il rispetto di diritti civili finora negati: dopo il registro delle coppie di fatto, quello sul testamento biologico, ora vogliamo aprire questo nuovo capitolo sulla cittadinanza ai figli degli stranieri residenti a Roma». Un elogio all'iniziativa del Municipio arriva dal consigliere regionale Claudio Mancini (PD), vice presidente della Commissione Bilancio. «La decisione di rilasciare il documento di pre– cittadinanza ai figli dei cittadini stranieri è assolutamente apprezzabile», ha commentato il consigliere che ha aggiunto «Questo tema, per il nostro Paese, rappresenta una battaglia di civiltà. Credo che il Pd debba sostenerla con convinzione nel Municipio X e dovunque sia possibile».
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