Ci sono anche un vice questore aggiunto della Polfer di Roma, un militante di destra e un regista di film hard tra le 10 persone arrestate dalla squadra mobile della questura di Roma per il giro di prostituzione all'interno del night Pussycat di piazza delle Crociate.
Nel locale, che si trovava all'interno di un centro commerciale e che figurava come associazione culturale, lavoravano centinaia di splendide squillo: romene, russe, brasiliane, polacche e anche alcune studentesse italiane che offrivano incontri sessuali a facoltosi clienti nei privè.
A quanto accertato dagli investigatori, le ragazze guadagnavano circa 20mila euro al mese e nell'ultimo anno sarebbero state circa in 400 a “lavorare” nel locale. Le prestazioni venivano calcolate in base al tempo con delle fiches colorate che le ragazze "cambiavano" a fine serata ottenendo il denaro: circa la metà di quanto pagato dal cliente al night. L'organizzazione pensava a tutto, dal reclutamento all'alloggio. Le ragazze più belle potevano lavorare al Pussycat le altre venivano affidate a due romeni, al momento ricercati, per prostituirsi in strada.
Dalle indagini, scattate a maggio dopo la denuncia di una squillo, è emerso che il poliziotto A. M., nipote di un esponente dell'Associazione nazionale studenti e lavoratori, aveva interessi economici nell'associazione e prendeva una percentuale sugli incassi delle ragazze. Tra gli arrestati anche F. S. ex militante dei Nar che ricopriva il ruolo di vice presidente dell'associazione culturale e F. L. regista di film hard, in passato anche vincitore dell'Oscar del porno. Il locale è stato posto sotto sequestro.