Il consigliere provinciale Pierpaolo Zaccai è stato portato via in manette da palazzo Valentini dai carabinieri. Il consigliere (ex Pdl ora Gruppo misto) aveva del sangue a una mano.
Zaccai, che era passato alle cronache nel 2010 per aver partecipato a un festino a base di cocaina e sesso con alcune trans, pare abbia minacciato di suicidarsi con un'azione eclatante a Palazzo Valentini. L'uomo è stato immediatamente bloccato dai carabineri prima di poter compiere il gesto estremo.
Secondo le prime informazioni, il consigliere si sarebbe ferito ad una mano ieri sera rompendo alcune finestre di casa probabilmente in seguito a una lite con la madre. L’uomo in seguito avrebbe rivelato alla sorella la sua idea di togliersi la vita con un gesto plateale a Palazzo Valentini. La sorella ha però immediatamente avvisato i carabinieri della stazione di Ostia antica. Così, appena arrivato nella sede della Provincia, ancora sporco di sangue, Zaccai è stato bloccato dai militari e accompagnato nella stazione dei carabinieri di piazza Venezia. Non è escluso che possa essere sottoposto nelle prossime ore a Tso.
Zaccai tuttavia ha negato di essersi voluto suicidare. In una dichiarazione ad Omniroma il consigliere ha affermato di non avere «mai avuto idee suicide, né di autolesionismo». «Questa mattina – ha proseguito Zaccai – sono stato fermato a palazzo Valentini, dove lavoro, dai carabinieri che mi hanno invitato in caserma per la notifica di una denuncia in seguito a una lite familiare».