Passeggeri rimasti stipati per almeno 3 ore su treni fermi a Termini e alle varie stazioni in entrata e in uscita dalla capitale, altri in attesa dei convogli diretti verso sud senza alcuna informazione fornita dal gruppo Fs e senza servizi sostitutivi, alcuni addirittura costretti all’assistenza del personale sanitario per difficoltà respiratorie e crisi di panico. Questo lo scenario che si è verificato martedì pomeriggio sulle direttrici Fr7 e Fr8 verso Nettuno, Terracina e Napoli. Il tutto per il guasto avvenuto alla stazione di Torricola di un intercity Salerno-Milano, bloccatosi improvvisamente sui binari verso le 17.30. Dalle 18 è iniziata la serie interminabile di disagi, che si è protratta ben oltre le 20. «E’ assurdo che poi, a quell’ora – dice Rosalba Rizzuto, portavoce del Comitato Pendolari Fr8 – la società abbia diffuso un annuncio in cui attribuiva le responsabilità dei ritardi ai pendolari in sosta a Torricola, che dopo la prolungata sosta forzata sono stati costretti a scendere dal treno e hanno inscenato una piccola protesta sui binari. Tutto ciò è scandaloso, perché fino a quel momento Trenitalia ha lasciato tutti i passeggeri, non solo quelli interessati dal guasto, senza alcuna assistenza. Una situazione drammatica, soprattutto per chi è rimasto ammassato nei vagoni per minuti interminabili ma anche per chi stava attendendo il proprio treno per rientrare a casa e non ha avuto alcuna informazione sui motivi dei ritardi né altri mezzi per potersi spostare». «L’ennesimo disagio dall’inizio del 2012 (ultimo in ordine di tempo avvenuto solo una settimana fa per un guasto alla stazione di Padiglione, ndr) sulla Roma-Nettuno», affermano Dario Nanni, consigliere Pd in Campidoglio e Enzo Foschi, consigliere regionale dei Democratici. «Già a febbraio – ricorda Foschi – ho presentato un'interrogazione alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini per conoscere le cause dei disservizi presenti sulla tratta. A questo punto, vista la gravità della situazione, presenteremo una nuova interrogazione, diretta anche al sindaco di Roma Alemanno, per conoscere i soggetti responsabili di quanto accaduto e per sapere quali provvedimenti intendano adottare».
Diego Cappelli