Dal 24 marzo al primo aprile, torna la Fiera di Grottaferrata dedicata sia alla tradizionale vendita di prodotti di qualità, tipici di una fiera campionaria, sia agli eventi culturali riservato a iniziative socio-culturali, che per la prima volta, si apre alla collaborazione con la Fiera di Roma con tre macro-aree per dare spazio e visibilità alle realtà dell'associazionismo e delle esperienze locali. La manifestazione, giunta alla 412esima edizione, è stata presentata questa mattina a Palazzo Valentini dal sindaco di Grottaferrata, Gabriele Mori, insieme al presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e dal presidente della Fiera di Roma, Mauro Mannocchi, e dal presidente della Cciaa Giancarlo Cremonesi.
"La collaborazione cooperante tra Fiera di Grottaferrata e la Fiera di Roma – ha detto Zingaretti – è un'idea metropolitana dello sviluppo e sono particolarmente felice di questo. Non è vero che l'identità della manifestazione di Grottaferrata sia messa in discussione dalla collaborazione, così come non è vero che, per lo stesso motivo, venga messa in discussione la validità competitiva della Fiera di Roma. Con il progetto strategico 'Capitale metropolitanà vogliamo aggredire il tema di un nuovo modello di sviluppo che o sarà metropolitano o non sarà. Oltre a questi atti di collaborazione occorre pensare a un modello di strutture metropolitane, dobbiamo lasciare alle spalle l'idea sbagliata di sviluppo fatto di divisioni. Queste collaborazioni aiutano tutti a rafforzare il modello di sviluppo e noi come Provincia ci siamo e ci saremmo anche il prossimo anno". 15mila metri quadrati per oltre 300 espositori. "La sua lunga storia – ha spiegato il sindaco Mori – segna il costume dei tempi ed evidenzia gli interessi economici e culturali che l'hanno caratterizzata sin dalle prime edizioni. Tre padiglioni, tre storie, tre strade per il futuro. Il nostro sogno è quello di realizzare un polo fieristico permanente per essere una vetrina su Roma delle nuove produzioni, delle nuove offerte culturali e la realizzazione del collegamento ferroviario con la capitale permetterà una facile frequentazione e fruizione di questi spazi con la speranza che possano essere volano dell'economia del nostro paese". Secondo il presidente Mannocchi "è un esempio tangibile di quello che diciamo da mesi: come Fiera di Roma lavoriamo in sinergia con il territorio senza soffocarlo. Roma non è soltanto la città, la provincia ha molte cose interessanti ma non c'è ancora la giusta valorizzazione e, per questo, la Fiera di Roma si mette al servizio del territorio per valorizzarne i tesori e promuoverli sul mercato nazionale e internazonale perchè può essere un motore di sviluppo importantissimo. La comunità ha speso risorse importanti per costruirla ma dobbiamo ancora esplodere e potrà farlo solo con le istituzioni del territorio".
"Una fiera giunta alla 412esima edizione credo sia una cosa unica in Italia – ha evidenziato Cremonesi – e va salvaguardata come un momento che unisce ciò che si faceva un tempo con il guardare avanti per momenti di crescita migliori. Come fare? Con la cultura, un motore di sviluppo, e la fiera di Grottaferrata punta proprio su questo. Fiera di Roma credo sia uno strumento importante per lo sviluppo del territorio". All'interno delle aree tematiche (socio-economica, territorio-ambiente, umanistica-letteraria-artistica), Fiera di Roma ha pensato tre eventi di impatto comunicativo e dal contenuto innovativo che inquadreranno in una prospettiva più generale gli interventi delle esperienze e delle associazioni locali: 'La cultura per lo sviluppo del territoriò, 'L'ambiente e il territorio’, 'Serata jazz', un dialogo-concerto organizzato dall'associazione Villa Celimontana.