«Antenna killer», ordinato lo stop

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Quell'antenna i residenti non la vogliono. E ieri l'hanno ribadito con forza organizzando un presidio davanti al palazzo in via Gentile 135, dove il ripetitore è stato installato a Natale. I tecnici si sono presentati in mattinata per l'attivazione, ma hanno incontrato la resistenza di una quarantina di residenti riuniti nel comitato di quartiere Cinecittà Est.

La tensione non è mancata quando il responsabile dell'azienda di telefonia e gli addetti al montaggio hanno provato a entrare nello stabile e raggiungere l'antenna senza tenere conto delle rimostranze degli abitanti. Sono dovute intervenire due camionette delle forze dell'ordine che hanno identificato tutti e presenti e tenuto sotto controllo la situazione fino all'arrivo dell'Amministrazione municipale. Il minisindaco di Cinecittà, Sandro Medici, ha emesso un'ordinanza di sospensione dell'attivazione dell'impianto della durata di 60 giorni. Di fronte a quel documento ufficiale i tecnici hanno dovuto arrendersi. «Abbiamo reputato di dovere bloccare l'antenna per motivi di ordine pubblico», ha spiegato Medici. Il Municipio ha appoggiato le proteste dei residenti di via Gentile dal giorno in cui il ripetitore è spuntato sul tetto del suo territorio. «Puntiamo a delocalizzare il ripetitore, ma questa decisione deve venire di comune accordo con la società di telefonia proprietaria dell'impianto » spiega Massimo De Simone, assessore al bilancio, sicurezza e attività produttive del Municipio X, che ieri mattina era in strada, a fianco dei manifestanti. «Le persone hanno paura per i rischi legati all'elettrosmog – spiega De Simone – soprattutto per i piccoli che frequentano la scuola materna che si trova a pochi metri di distanza».

Nella zona sorgono due plessi scolastici, il 176° circolo didattico bambini del mondo e l'istituto comprensivo Italo Calvino, frequentati da oltre 1000 bambini di età tra i 3 e i 14 anni. Di rischi per «luoghi sensibili» hanno parlato anche il presidente dei Verdi di Roma Giuseppe Teodoro e quello dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio che chiedono tavolo di confronto tra enti locali, il gestore e i cittadini, per individuare un sito alternativo per l'antenna. «Ora si apre una fase delicata nella quale il X Municipio e i cittadini possono avere un ruolo da protagonisti», hanno detto.

elam

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